QUOTIDIANI E POLITICA ANDATA

venerdì, 30 novembre 2018



QUOTIDIANI E POLITICA ANDATA

E fu adottato, grazie alla gentile concessione di Pannella, il giornale Liberazione o LiberAzione (troppa inutile quanto dannosa discussione, sproposito o qual altro?), quotidiano di Rifondazione Comunista. L’unità e il simbolo comunista stavano soffocando sotto l’ulivo e il colore rosso bandiera aveva lasciato il posto al cianotico della morte. Quello che non riuscì alla micidiale dittatura fascista divenne funesta realtà. Ironia amara e dell’ingiusto del destino. Ma ritorniamo all’unità sbranata dai post-democristiani e a Liberazione o LiberaAzione autodistrutta. Ingloriose morti per la causa principale delle suicide azioni: Sostituzione della lotta di classe con quella dei diritti civili. Ai tempi fecondi della lotta di classe niente vietava, anzi! l’interesse e la lotta per i diritti civili. Il peccato mortale è avvenuto a causa della completa sostituzione. E la morte è avvenuta, irrimediabile? Non diamo nulla per scontato. Le vie del sogno e della concreta volontà sono infinite e, in politica, contemplano anche la resurrezione. Una considerazione. Pensiamo. Il Partito Radicale di Pannella non avrebbe vinto il divorzio e, tanto meno, la procreazione consapevole e l’aborto, se Il PCI non fosse sceso in campo con tutta sua forza politica e la sua organizzazione di massa invitando tutti i suoi iscritti e elettori a votare per i diritti civili. L’errore degli errori, il suicidio del PCI, dell’unità e di Liberazione o LiberAzione è stato l’abbandono della lotta di classe. L’abbandono del fondamentale comunista. Il capitalismo, invece, continua la sua lotta di classe e guardate, vedete il mondo quanto è “migliorato”. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

IL MIO DIO (LODE A SPARTACO)
Ed io ho, ma guardate un po’
la moderna versione dell’eroe
il classico il puro della ribellione.
Di quella estrema intelligenza
disperata nel carburante leva
della vendicatrice buona forza.
Appartenenza di classe collante
certo e sicuro lede le sofferenze
atroci con l’abilità e con l’onore.
Orgogliosa la superiore furbizia
del combattente l’organizzazione
odio motore contro l’oppressione.
Circense arte eccelsa propulsore
nell’arena circo massimo attore
visibilio spettacolo misera plebe.
Antesignano del mite Nazzareno
senza Padre senza Resurrezione
non siede alla destra ma è Rivoluzione.
Spartaco è il suo nome e del più forte
il campo invade, colpisce e le trappole,
-Renzo Mazzetti- (6 Novembre 2018)

Vedi:

NEGRIERO MILANESE E MODESTO VERCELLESE

LIBERAZIONE!

L’UNITA’ 


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