NEGRIERO MILANESE E MODESTO VERCELLESE

 

domenica, 11 novembre 2018

NEGRIERO MILANESE E MODESTO VERCELLESE

Era il politicamente vicino anno 1906 quando il deputato vercellese Modesto Cugnolio presentò alla Camera un progetto di legge per ridurre a otto ore la giornata lavorativa delle mondine. “Sono la mondina sono la sfruttata, sono la proletaria che già mai tremò…”. Eppoi un’altra canzone di lotta per la liberazione umana echeggia dai campi e dalle officine… “Se otto ore vi sembran poche, provate voi a lavorar e troverete la differenza di lavorar e comandar…”. Epperò il sindaco di Milano, regredito ante il 1906, sabotatore del: “Nord e Sud uniti nella lotta”, scocca la frusta e invoca le catene con parole, che, anche per un qualunquista di sinistra pendente a destra, suonerebbero blasfeme. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

 

SACRA DOMENICA

 

C’è la Parte prima della Costituzione della Repubblica

in cui il lavoratore ha diritto al riposo settimanale

e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.

L’avvento della dittatura finanziaria

e della metafora della democrazia

impongono

sopra l’umano

la privatizzazione di ogni forma di socializzazione

e la liberalizzazione del selvaggio sistema mercato.

Persino il riposo settimanale,

che non è più per tutti quello domenicale,

è stato reso addirittura nocivo alla tranquillità dell’animo

e alla civile convivenza.

A che cosa serve il riposo in un qualsiasi giorno della settimana?

Soltanto a farti sentire più solo

e più inutile che mai

nell’isolamento del frammentato contesto sociale.

Nella pace del giorno di festa per tutti,

già al mattino presto sulla strada della chiesa,

respiravi con il suono delle campane quell’aria speciale,

innalzavi lo spirito alla mensa del Signore

e dopo,

al numeroso desco familiare,

i sapori cucinati.

-Renzo Mazzetti- (Sabato 4 Giugno 2016)

 

Vedi:

 

 

LA BOTTE DI ATTILIO

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