PINELLI FINESTRA

 

sabato, 30 giugno 2018



PINELLI FINESTRA

Giuseppe, detto Pino, era ritenuto un emotivo e lo si poteva facilmente terrorizzare; era un ingenuo facile da ingannare. Perciò, interrogato in maniera adeguata (ma non professionale), subito partì l’intimidazione, urlandogli nell’orecchio che il suo alibi era caduto. Poi venne l’attacco alla resistenza fisica e psichica evitando il sonno e tenendolo sempre sotto pressione. Impaurirlo talmente tanto come autore della strage. Ma l’alibi e la resistenza psico-fisica ancora reggono. Allora si passa all’interrogatorio ancora più pesante e duro (ma non professionale), e il torturato ancora non cade nelle trappole, ma, pensate! è indignato e chiede che certi nomi, certe sue affermazioni siano messe a verbale. Pinelli poi cade senza perché e senza alcuna giustificazione ed egli è, certamente, gestito in modo non professionale. Finestra assassina! (finestra non professionale!). Finestra assassina? (finestra non professionale!). Giuseppe Pinelli e Pino Finestra, nomi e cognomi di altrettanti ignoti, ancora aspettano e giacciono, in pace non riposano. Martiri ribelli, compagni, fratelli gemelli. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

VIVA VOLTAIRE E MONTESQUIEU (parte)
Liberaci dal male,
gridiamo all’intellettuale:
tutti a scandalizzarsi
e nessuno a scandalizzare.
Dove vai, intellettuale?
Eri nato per portare
una sana rovina, e ti sei
ridotto a prefetto di disciplina;
dove vai? dove vai? dove vai?
Hai gli occhi, ma li chiudi
e ti lasci portare
fuori dal mondo, e poi
parli senza far male a nessuno
e il tuo dolore lo soffriamo noi.
(Cantata, Marini, dischi del sole)

Vedi: SCORTA  ADDIO (19 Giugno 2018)

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