I FIORI DI STALIN

WEDNESDAY, 21 MAY 2014

I FIORI DI STALIN

Compagni, permettetemi di levare un brindisi alla scienza, al suo fiorire, alla salute degli uomini di scienza. Al fiorire della scienza, di una scienza che non si separa dal popolo, che non si tiene lontana dal popolo, ma che è pronta a servire il popolo, che è pronta a trasmettere al popolo tutte le sue conquiste; di una scienza che è al servizio del popolo non per costrizione, ma di suo pieno grado, volontariamente. Al fiorire della scienza, di una scienza i cui uomini, pur comprendendo la forza ed il significato delle tradizioni stabilite dalla scienza, e pur utilizzandole intelligentemente nell'interesse della scienza, non vogliono tuttavia essere schiavi di queste tradizioni; di una scienza che ha il coraggio e lo spirito di decisione per rompere con le vecchie tradizioni, con le vecchie norme, con i vecchi principii, quando essi sono superati, quando essi si trasformano in un freno al moto progressivo; di una scienza che sa creare nuove tradizioni, delle nuove norme, dei nuovi principii. La nonna smette di leggere gli appunti scritti sulle paginette sciolte, si asciuga una guancia mentre guarda fuori dalla finestra, fra se e se mormora che calza a pennello sull'attualità il sintetico “Praticismo acefalo” riferito all'agire volgarmente empirico e privo di orizzonti e di prospettive generali. La nonna, più il tempo passa, più la riflessione prende il sopravvento e più comprende quel “perché” che si poneva quando nelle Celebrazioni sulla Piazza Rossa il monte dei fiori davanti alla tomba di Stalin era il più bello e il più grande di tutti gli altri, anche di quello di Lenin. Poi, un sorriso rischiara le belle grinze e il pensiero che Egli fu il condottiero dei vincitori sulla barbarie nazifascista, la fa risentire giovane con in braccio il bollente fucile. (Ricordo da un racconto di Irina).

COMPAGNO!
Oh! P C!
vecchio mio compagno
dolce amico nel combattimento
forse vali-vali più d’un regno
sei la strada della libertà
sei la strada della libertà!
-Renzo   Mazzetti-
( 22 giugno 2010 ).

Vedi: IL COMPLOTTO AUTOCRATICO (14 maggio 2014).



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