DON DANILO

DON DANILO

Trascorsi ben più di cinque anni, il trasloco non era completamente sistemato nell'ultimo appartamento. Riordinando le troppe carte ancora alla rinfusa, ecco apparire le immagini del prete amico. “Don Camillo e Peppone”, così gli piaceva scherzare su se stesso e su il sindaco operaio comunista, i quali, uno nell'aldilà e l'altro nel mondo, con il sentimento reciproco di affetto e di comprensione, perpetuavano una sincera amicizia montopolese. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

GENTILISSIMA
Spero tanto tu ricordi
mia novella Musa
quei dimenticati versi
dalla novantaduenne dettatemi
mentre l'accompagnavo al suo letto
All'ombra de' cipressi e dentro l'urne
confortate di pianto è forse il sonno”
... Ella recitava sollecitando mio intelletto.
La nostra memoria
suggerì nomi d'illustri
ma sull'autore restammo dubbiosi.
All'indomani per caso
in tasca rimase l'appunto
mio prete colto
nell'ascoltar la lettura
al secondo verso: “ Foscolo! “ “ Sepolcri! “.
Svelto dallo scaffale
estrasse il volume
rovistando tra le pagine
cominciò a leggere declamando.
Ti dico un'ora
e forse di più restammo
a declamare e commentare
quei versi del Sommo
che suonava già mezzogiorno.
Entrammo nella bella Chiesa
dei Montopolesi grande meta
insieme recitammo la preghiera
e al desco quasi familiare
pranzammo con due devote.
Nella biblioteca comunale
preso in prestito il volume
m'appresto a ristudiare
e ancor m'esalto
ingigantendo il cuore.

-Renzo Mazzetti- (12 Settembre 2009).

Categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.

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SCOPO  FANTASIA             -24 Luglio 2021-


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