VIRUS ASSE

 

venerdì, 11 settembre 2020

VIRUS ASSE


FASCISMO

Esso fu e rimane

aggressione

ricino manganello

botte prigione tortura

impiccagione fucilazione

crimine assassinio;

storica traduzione:

Fascismo,

moderna versione:

Apologia fascista

orribile e raggelante.

-Renzo Mazzetti Bicefalo- (20 Ottobre 2017)

VIRUS ASSE

Il notiziario pubblico nazionale del peggio moderno italico, era veramente esaustivo, tutto faceva capire molto chiaramente e senza alcuna lacuna, e senza suscitare il minimo dubbio e nussun interrogativo, nessuna repulsione con la civile condanna. Difatti, per non far capire bene il perché una persona fu deportata nel campo di concentramento nazista, disse: “Deportato per non aver giurato fedeltà all’Asse” [Asse: accordo politico Roma-Berlino-Tokio durante la seconda guerra mondiale]. Ma chi sapeva, ai tempi del mortale virus mondiale 2020, che cosa era stato l’Asse? Invece dire: “… per non aver voluto giurare fedeltà al governo fascista della Repubblica Sociale Italiana fu deportato nel campo di concentramento…”, così, la comprensione e la conoscenza sarebbero state complete e vere, istruttive, indispensabili per non ricadere, per non rischiare di precipitare in futuro di nuovo nei crimini contro l’umanità commessi dai nazifascisti, oppure di rischiare di dare il proprio voto a coloro i quali, nonostante tutto, ancora manifestavano la difesa e l’esaltazione del fascismo, commettendo anche il reato di apologia. (Ricordo da un racconto di Maya).

IGNOMINIA

Lo straniero non sapeva tutto

di quei monti e di quelle colline

non sapeva tutto di quelle pianure.

Lo straniero si smarriva

nei labirinti dei centri antichi

non trovava gli sperduti paesini.

Lo straniero non conosceva quel sentiero

ne il sicuro nascondiglio

dove bambini giocarono e ragazzi si uccisero.

Il fascio littorio

Salò e le camicie nere

furono barbarie e distruzione.

Antigone salvò quei neri cadaveri

dalla furia dei perseguitati assassinati

nell’aldilà dove non si perdona.

L’eterna oscurità detenga le spie

e i servitori dei tirarmi dannati

nell’infernale pozzo dei traditori.

Nessun civile perdono sia concesso

al morto non uguale al morto

solo rigoroso ricordo.

Ancora sanguinano innocenti ferite

e cumuli di coscienze tremanti

testimonianze perenni.

-Renzo Mazzetti Bicefalo- (4 agosto 2009)


categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia: dimenticanze tra le righe.

Vedi:

VIRUS RAZZISMO CHISSA'

NEMICI SEMPRE(TENEBRE E LIBERAZIONE)






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