VIRUS RAZZISMO CHISSA’
giovedì, 27 agosto 2020
VIRUS RAZZISMO CHISSA’
SENZA TITOLO
La società recidiva
senza occhi
senza voce
senza orecchie
reprime immensità di nuova vita
in metafore di vista, di urli, di udito.
La compagine povera che soffre
percepisce ciò che nessun potente
potrà mai imitare o soffocare.
Una nuova èra avanza
nell’aria e nel sangue
già volteggia e pulsa.
Nel sapere di chi non sa
l’alba e il tramonto
è ancora alba e tramonto.
Ma se il tramonto
si chiamasse alba?
E se l’alba
si chiamasse tramonto?
E se la morte della ricchezza
si chiamasse vita?
-Renzo Mazzetti- (2001)
VIRUS RAZZISMO CHISSA’
Polvere eri, polvere ritornerai. Qualche invasato, nella follia omicida-suicida, illudeva e s’illudeva d’immortalità. Sentiva d’essere forte e onnipotente, s’immaginava somigliante addirittura uguale al fantascientifico meccanico creatore. Ma, chissà. Però il costo di tale mentalità fu altissimo: Costo di vite umane, di ammalati altamente sofferenti, di rapporti civili azzerati, di mercati spariti, di soldi persi, di giovani traviati, di troppi infettati, di sacrifici supremi degli addetti alla tutela della salute di tutti, di fratellanze e socialità imbarbarite. Bassi impulsi degli infami infestavano tutte e tutti. Nel supermercato toscano la porcata: Un consumatore non volle il servizio della commessa dalla pelle nera. Il giornalista indagatore si mise alle calcagna del razzista di giorno. Il pedinamento svelò che il razzista di giorno era un cliente di nere prostitute di notte. (Ricordo da un racconto di Maya).
FALSE APPARENZE
Cacciato dall’Olimpo, fu il nuovo primo della nazione (terzo degli italici premier)
subdolo nominato dalla Catena Mondiale dei Soldi (CMS)
con il nome di Deo Renzetti Terzo (DRT).
DRT esaltava ovunque la propria presenza simultanea diretta
molto intensa talmente terribile che, nel suo agire sovrumano plagiava tutti;
inducendo alla irresistibile adorazione esercitò,
con sublime arte visiva parole eccellenti e micidiali scritti stretti, il prepotere.
Il popolo incantato, diventato un robot analfabeta
programmato per comporre soltanto una semplice X sopra al foglio bianco,
osannava così l’icona di DRT.
Perciò la CMS dilagò generando altre innumerevoli catene
e tutte le macchine mangia-umani sferragliarono libere, felici e contente.
(Martedì 22 Novembre 2020 h.17,16).
CHIACCHIERE E TASSE
Questa poesia
piccina piccina
timidina timidina
bisbiglia verità.
Quarant’anni duri
lavoro operaio
pensione mensile Euro
lordi millecinquecento.
Addizionale regionale
venticinque e cinquantuno
Irpef
duecentosettanta.
Meno male sento l’ottimismo
del Capo che governa
instancabile in TV appare
e mi fa tanto sognare.
(15 novembre 2016)
VIRUS PARALLELI SCONOSCIUTI
Nella pagina culturale di Abbaio “Il verso del cane”
riporta una interessante indagine
svolta sui crimini per ogni singola nazione e evidenzia che,
quei governanti che davano lezioni a quelli italiani,
arrossirono sotto le loro mascherine.
All’epoca del mortale virus mondiale 2020,
tanti nodi vennero al pettine degli Stati e i virus si scoprirono paralleli,
cioè, in sintesi per capirci: “chi è senza colpa scagli la prima pietra”.
Morti parlanti, muti cervelli incoscienti, cuori artificiali, sangue impetrolito.
L’ipocrisia si esprimeva pragmaticamente, dominava alla grande
professando: “occhio non vede e quando vede, gira la testa dall’altra parte”.
Si svelarono marchingegni perpetuanti ingiustizie, disuguaglianze, cattiverie,
crimini contro la natura e gli esseri viventi.
Persone sconosciute: la “sacra famiglia” viaggiava sull’asinello per recarsi al censimento;
il moderno governante, al contrario, fece viaggiare i suoi incaricati in tutti gli angoli,
nei posti più nascosti alla ricerca di umani sconosciuti.
Fatto il censimento dei non residenti nascosti disperati abbandonati,
il saggio governante conobbe tutti, a tutti dette casa e lavoro.
In tutto il territorio nazionale organizzò la pulizia,
la manutenzione e il recupero degli edifici abbandonati,
la risoluzione e l’abbattimento delle opere inutili incompiute
con il ripristino del preesistente, delle fonti, dei corsi d’acqua,
fiumi, laghi, boschi, campagna, mari e monti, parchi naturali, siti archeologici.
Erano lavori manuali, importanti e semplici che chiunque era capace di fare.
La quantità di dipendenti pubblici aumentò
ma la spesa si ripagò ben bene perché tutta la bell’Italia
rivilitalizzata divenne un pulito giardino vivibile e sicuro.
Pensate, per esempio: vi erano giornaliere andate e ritorni di gite in barca
che partivano da Marina di Pisa fino a Falterona, perché l’Arno,
non solo fu liberato dalla vegetazione selvaggia che opprimeva gli argini,
rive e sponde, ma fu ripulito e reso navigabile per tutto l’alveo.
La paura scomparve, la fraternità apparve e si diffuse in tutti i cuori,
la vita e la natura furono sacre per tutti e tutti vissero felici e contenti.
-Renzo Mazzetti Bicefalo- (Lunedì 6 Luglio 2020)
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia.
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