VIRUS AZIENDALI
mercoledì, 12 agosto 2020
VIRUS AZIENDALI
Quando imperversava il mortale virus mondiale 2020, vigeva la mentalità aziendale e tutto era misurato con l’inumano profitto e con il prodotto interno lordo detto pil. L’ideologia aziendale, unita al famigerato gioco delle borse ed alle speculazioni finanziarie, era il trionfo della forza basata sulla violenta concorrenza e sul sistema del libero mercato. In sintesi, per meglio capirci: “legge della foresta”, barbarie diffusa. La “prova del nove” a distanza di tanto tempo, che già negli anni del 1800 Louis Blanc: “La concorrenza per il popolo è un sistema di sterminio, essa non è dunque che un procedimento industriale per mezzo del quale i proletari sono costretti a sterminarsi a vicenda”. Difatti il mondo era ridotto talmente male anche perché con ciò si scioglievano i ghiacciai, scomparivano i boschi, si estinguevano gli esseri viventi e gli umani diventavano peggiori degli animali. L’umano scompariva così tanto da lasciare il posto agli aziendali avventurieri anche detti “capitani d’industria o nordici confindustriali”. Pil pil pil, gli opinionisti senza celesti visioni. Pil pil pil, i grandi politicanti senza ideali. Tutti i “ciarlieri sapientoni” invocavano borse e profitti e i contemporanei Mosè scagliavano rabbiosi sassi scritti d’indelebili palpiti. (Ricordo da un racconto di Vasco).
LA PATRIA
Madre o azienda?
Madre che cura
dai suoi figli curata
o azienda che si deve
sempre e in ogni modo
sempre e a tutti i costi
con cattiverie sofferenze paure
pagare con le morti premature?
-Renzo Mazzetti- (31 Marzo 2019)
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