LEZIONE A CASA (VIRUS E EROI)
martedì, 24 marzo 2020
LEZIONE A CASA (VIRUS E EROI)
Bertolt Brecht: “Sventurata è la terra che ha bisogno di eroi”.
DISTRUGGI TUTTE LE ARMI
Se la tua aspirazione prioritaria
è un mondo di pace e di fratellanza,
se desideri veramente la pace
dentro ogni popolo e tra tutti i popoli,
prepara tutto, punto per punto, tutto per la pace.
Se il tuo primo pensiero irrinunciabile
si rivolge alla giustizia e all’uguaglianza,
all’amore per tutti gli esseri viventi
contro ogni tipo di sfruttamento e di prevaricazione,
se desideri veramente la pace, distruggi tutte le armi.
-Renzo Mazzetti- (Lunedì 24 Marzo 2014)
LEZIONE A CASA (VIRUS E EROI)
Collegati remoti con l’immagine, originale, impensata, di Albertino che inizia così: “Casa mia, casa mia, pur che piccola tu sia, mi sembri una badia”. Bene, compagne e compagni, vedo che ci siete tutti e in buona salute, e spero di non avervi assopito con la mia cantilena; prosegue dicendo che dobbiamo considerare le nostre abitazioni come sicuri rifugi per meglio difenderci dai bombardamenti del mondiale virus mortale. Le conquiste del movimento operaio e della parte più avanzata del popolo sono state violentate, stuprate, rapinate, e, fra le tante, in particolare mi riferisco alla Costituzione e al Servizio sanitario nazionale; prende un libro e legge: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite egli indigenti. La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicura i mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. L’iniziativa economica privata è libera, non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale; la legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato”. Albertino chiude e scanza il libro, guarda nello schermo il viso di tutti e dice che dobbiamo ricordarci sempre, che prevenire è meglio che curare; apre un altro libro e legge: “Sono di competenza dello Stato i rapporti internazionali e la profilassi internazionale, marittima, aerea e di frontiera, anche in materia veterinaria; l’assistenza sanitaria ai cittadini italiani all’estero e l’assistenza in Italia agli stranieri ed agli apolidi, nei limiti ed alle condizioni previste da impegni internazionali, avvalendosi dei presidi sanitari esistenti; la profilassi delle malattie infettive e diffusive, per le quali siano imposte la vaccinazione obbligatoria o misure quarantenarie, nonché gli interventi contro le epidemie e le epizoozie; la produzione, la registrazione, la ricerca, la sperimentazione, il commercio e l’informazione concernenti i prodotti chimici usati in medicina, i preparati farmaceutici, i preparati galenici, le specialità medicinali, i vaccini, gli immuno-modulatori cellulari e virali, i sieri, le anatossine e i prodotti assimilati, gli emoderivati, eccetera; la disciplina generale del lavoro e della produzione ai fini della prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali; l’omologazione di macchine, di impianti e di mezzi personali di protezione. Le Regioni possono concordare l’uso delle strutture ospedaliere militari in favore delle popolazioni civili nei casi di calamità, epidemie e per altri scopi che si ritengano necessari; l’uso dei servizi di prevenzione delle unità sanitarie locali al fine di contribuire al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie dei militari”. Albertino, alza gli occhi dal libro, riguarda lungamente e attentamente tutti come per assicurarsi che non manchi nessuno e che tutti abbiano una buona cera, poi dice che si è fatto tardi e detta il compito da svolgere in casa: Studio della Costituzione della Repubblica Italiana del 27 Dicembre 1947; studio del Servizio Sanitario Nazionale, Legge 833 del Dicembre 1978. Compagne e compagne, con la speranza di ritrovarci quanto prima in Sezione tutti fisicamente per riabbracciarci, e non soltanto su Facebook, vi auguro una buona notte con dolci sogni e profondo buon studio se pur nel solitario e chiuso rifugio casalingo; restiamo in casa chiusi e sicuri, ma sempre pacifici internazionali, fraterni e solidali con tutti i popoli. Care compagne e cari compagni, un caldo invito: mettete, soprattutto e sempre, sopra il basso profitto e il velenoso gioco di Borse, che sia in basso che in alto, sono il Banco dell’azzardo che guadagna sempre sul sudore e sul sangue della gente, mettete sempre e sopra ad ogni costo, sempre e comunque, mettete la tutela della salute e della vita delle persone. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).
VITA DI GALILEO
Brava gente, meditate la fine:
la scienza fuggì passando il confine.
Noi che abbiamo sete di sapere,
lui come me, restammo al di qua.
Custodite perciò la luce della scienza,
fatene uso e non fatene spreco
perché non avvenga che una pioggia di fuoco
un giorno ci divori tutti quanti,
sì, tutti quanti.
-Bertolt Brecht-
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