BOLLETTA FARLOCCA
venerdì, 14 febbraio 2020
BOLLETTA FARLOCCA
BOLLETTA FARLOCCHIA
Il giovane metalmeccanico ascoltava il dirigente nazionale: “Negli incontri con i compagni del Consiglio di Fabbrica i lacchè del padrone sfuggono, mettono all’angolo, silenziano i lavoratori, perché conoscono più parole ed usano le più difficili, le più strane, le più inusuali. Loro le studiano la notte per imbrogliare, noi dobbiamo studiare per non essere imbrogliati e per far valere i nostri sacrosanti diritti ”. Anche i governanti iniziarono perfino a intitolare le leggi non usando la lingua italiana! Perciò la biblioteca del giovane operaio si arricchiva, anno dopo anno, di vocabolari d’ogni tipo, fino al moderno Devoto – Oli. E fu così che i vocabolari d’italiano e quelli delle lingue straniere diventarono i preziosi testi di studio uguali a quelli di Storia e Geografia. Poi venne anche la “Bolletta Farlocca” che, per non far capire niente, usava parole differenti e inusitate. Per esempio per dire che, per conteggiare il costo del saldo si detraevano gli acconti già pagati, non si usava la parola “acconto” ma: “Con il saldo verrà effettuato il calcolo per tutto l’anno, da cui verranno detratti gli avvisi di pagamento gia inviati”; andavi a vedere nei particolari e trovavi altre parole: “Imponibile acconti già inviati”, però non vi era riportata la somma degli acconti già pagati, ma una somma inferiore, per cui, ovviamente, senza la giusta detrazione, pagavi il saldo con una bolletta non sincera e sicuramente più cara. (Ricordo da un racconto di Rita).
SAGGEZZA LIBRESCA
Non è saggio chi da tutti gli scritti
si è procurato un profluvio di parole,
non alzerà mai il velo dell’esistenza
anche se ha un pesante bagaglio scientifico.
Non sentirà mai crescere l’erba
chi conosce la botanica sino in fondo,
e non insegnerà a nessuno a vivere bene
chi vi enuncia tutte le tesi della morale.
No! Nel petto dell’uomo è nascosto
il germe che gli mostra l’arte di vivere,
anche se studia dalla sera al mattino
non impara come piegare la passione;
la voce del cuore, questa deve ascoltare,
e chi non la intende perisce:
di tutte le sue parole importanti
la più importante si chiama ragione.
-Friedrich Engels-
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