IL CROLLO DEL CONFORMISMO

mercoledì, 13 novembre 2019

IL CROLLO DEL CONFORMISMO

 

 

RIAVVIA CAPITALE FALLITO RIAVVIA

 

A memoria del vero e del critico ricordo

Le crisi finanziarie economiche umanitarie

Sono sempre state il fine realizzato obiettivo

Costo ricavo bassezze utile misero profitto

Dispotico potere oro azioni divise listini

Concorrenza sistema mercato privatizzazioni

Rozzi strumenti mali torture raffinati inganni

Umanoidi freddi mangiacervelli soldi mangiasoldi…-Bicefalo- (Giovedì 17 Gennaio 2019).

Le concezioni eurocentriche della storiografia borghese, impregnate di spirito colonialista, si presentano in modo velato, ma il loro contenuto rimane sostanzialmente quello di sempre. Marx ed Engels per la prima volta hanno esteso il materialismo al campo della vita sociale, ed hanno dato vita a una teoria rivoluzionaria che si sviluppa creativamente, e che è capace non solo di spiegare il mondo, ma serve come processo per la sua trasformazione. La grande scoperta di Marx ed Engels, la concezione materialistica della storia, ha dato inizio alla scienza storica nel significato più autentico della parola, alla scienza che studia la storia dell’Umanità come processo obiettivo dello sviluppo della società mosso dalle sue contraddizioni interne. La scienza storica studia tutta la varietà degli avvenimenti e dei fenomeni del passato. Tuttavia essa non potrebbe distinguere i principali processi ed i fenomeni storici più importanti, mostrare il loro reciproco legame e la reciproca interazione con fatti e fenomeni di carattere derivato e secondario, se non possedesse un criterio obiettivo. Questo criterio è frutto del marxismo, il quale ha messo in evidenza che la base di tutta la storia dell’Umanità è rappresentata dalla produzione dei beni materiali, dallo sviluppo delle forze produttive e dei rapporti di produzione degli uomini. La scienza storica marxista respinge il materialismo economico volgare che tenta di dedurre direttamente tutto lo sviluppo della società dal cambiamento delle forme di economia e di spiegare tutto il corso storico con l’azione automatica delle leggi economiche. I creatori della teoria marxista-leninista hanno ripetutamente sottolineato che le leggi obiettive dello sviluppo sociale non agiscono da sole, come un destino che pesa sugli uomini condizionandoli meccanicamente. A differenza dalle leggi della natura, le leggi sociali si attuano esclusivamente tramite l’azione degli uomini, delle classi, delle masse popolari. Con il cambiamento del regime economico della società, della struttura e delle sue basi, più o meno rapidamente cambia anche tutta la sovrastruttura: lo Stato e il diritto, la religione e la morale, le idee sociali, l’arte, la letteratura e così via. Tuttavia le idee e le istituzioni politiche non riflettono semplicemente lo sviluppo dell’economia. La sovrastruttura è una forza attiva che agisce a sua volta sulle condizioni materiali della vita della società, su quelle condizioni cioè da cui essa è nata. Alla base del processo storico conforme alle leggi dello sviluppo sta il coerente alternarsi delle strutture economico-sociali della comunità primitiva, della società schiavistica, di quella feudale, di quella capitalistica, che, con il fallimento del comunismo dietro il Muro della vergogna, è una economia bloccata dallo stradominio del sistema di mercato. Perché è fallita l’esperienza dell’URSS? E’ fallita perché si è messa in competizione con il sistema capitalista nell’ingenuità di ritenersi la più forte. Invece doveva giocare in un altro campo: rendere liberi tutti i paesi liberati dall’occupante nazi-fascista e sviluppare nelle Repubbliche Socialiste Sovietiche un altro sistema non competitivo ma alternativo, e cioè: Disarmo e pace, fratellanza tra e nei popoli, massimo sviluppo della libertà e dell’umanità, tranquillità e benessere uguale per tutti i cittadini. Seguire gli insegnamenti di Marx, in particolare nella Sua definizione del comunismo: “Il comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente”. Qualcuno afferma: “Ci avrebbero invaso e soggiogato”, io penso di no, perchè avrebbero avuto tutti i lavoratori e i popoli attivamente contro a sbarrare fisicamente “a mani nude” la loro avanzata. Invece è stata scelta la competizione sul campo capitalista e imperialista, sull’economia, sugli armamenti e potenza dell’esercito, polizia e forza, repressione e costruzione del muro, è stata scelta la tradizionale difesa dell’impero e, come tutti gli imperi basati sulla forza, siete crollati. I popoli vi hanno spazzato via, perché in quel campo è più bravo il capitalista imperialista, sono più bravi quelli di destra e i nazi-fascisti d’ogni risma. La gattina fa un’orecchia alla Storia universale e commenta: saranno stati travolti dall’abitudinaria e passiva adesione alle opinioni, alle direttive del potere, ai gusti e al modo di vivere negli altri Stati nella maggioranza del mondo: conformisti, tutt’altro che comunisti. (Ricordo da un racconto di Rita).

 

IN ITALIA I COMUNISTI

 

In Italia i comunisti con molti altri sono stati i campioni

della guerra di Liberazione contro la sanguinaria dittatura fascista,

e, dopo, difensori della libertà e della democrazia, padri della Repubblica

hanno contribuito a scrivere la Costituzione democratica antifascista,

però, inquinati, cambiarono pelle e gettarono la bandiera rossa nel fosso,

disertarono la lotta di classe per lo sviluppo della democrazia

e lasciarono completamente mano libera al capitalismo e al sistema mercato.

Perciò il popolo perde sovranità e cade in balìa della destra estrema

e degli argomenti demagogici, e i lavoratori, senza più un loro partito,

sono abbandonati nella nera disperazione.

Il mondo, pieno di guerre e di immani tragedie,

va incontro alla distruzione.

-Renzo Mazzetti- (9 Novembre 2019).

Vedi:

 

 

DOLCE IMPRONTA E GRAZIE CURDI


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