DOLCE IMPRONTA E GRAZIE CURDI
martedì, 22 ottobre 2019
DOLCE IMPRONTA E GRAZIE CURDI
UN MINISTRO DALLA FAVOLA
C’era una volta un furbo ministro
che dalla favola uscì coraggioso
fece piena luce su tutti gli scandali
sulle trame e ripulì lo Stato dai segreti.
Della Patria difese i sacri confini
e cacciò tutti i politicanti e dittatori
tutti gli avventurieri e privilegiati
tutti i re con familiari e cortigiani.
Espropriò tutti i palazzi del potere
tra l’altro già da sempre strapagati
arrestò complici e latitanti criminali
riportò a casa loro tutti i clandestini.
Sereno impavido con lingua senza peli
definì assassini comunisti i terroristi rossi
definì assassini fascisti i terroristi neri.
degli ultimi eroe e dei diritti umani creatore.
-Bicefalo- (Giovedì 17 Gennaio 2019)
Nordico Sceso padano e Ciaba Ciabone etrusco, dagli osannati
comandi nei propri partiti (su misura), monopolizzano il palcoscenico della
politica, ambiscono ascendere al comando del governo della nazione. I due
galletti si beccano da vicino e da lontano, sullo stesso campo si contendono il
centro, la destra e un po’ (come il prezzemolo) di sinistra, naturalmente
quella sinistra riformista, perché hanno, uno spirito esuberante ma non un
particolare ideale di lotta per il vero cambiamento; non immaginano, tantomeno
si azzardano ad avvicinare, toccare la causa principale del marciume che
attanaglia la società; non sanno o non vogliono sapere (per il loro credo nella
fine delle ideologie) che è il sistema del capitale con la dittatura
finanziaria e il suo gioco di borse e mercati il vecchiume da combattere. Da
ambedue un’ideologia umana universale: la solidarietà con il popolo curdo che
rischia l’olocausto per la guerra d’aggressione turca. Al padano e all’etrusco
piace essere protagonisti e il politico gioco d’azzardo. Difatti: il padano
provocò la crisi del governo cui faceva parte, tant’è che ora si trova
all’opposizione; l’etrusco attua la scissione e fonda un suo partito. I due,
primi dei primi, al momento avversari e poi, al momento non è dato sapere, forse
alleati in un governo che verrà, hanno l’impellente necessità di passare quanto
prima alla storia, di lasciare, ovviamente già da viventi, un’impronta… sul
vasetto della marmellata? Nel contempo il ministro degli Affari esteri italiano
e l’Europa dormono il sonno criminale o sono complici della sporca guerra
contro il popolo curdo? (Ricordo da un racconto di Rita).
LEOPOLDA APOLOGIA
Il capo di tutto e di tutti
esalta i suoi cambiamenti
e iniziano le discussioni.
Rottamato tutto e tutti
vecchi vecchio giovani
fraterni pensieri rimpianti.
I giovani più forti determinati
ottimisti volonterosi senza scrupoli
sono cambiamento e nuovi orizzonti.
Lo spirito sensibile perso
banca finanza sistema mercato
calvario cliente truffato impiccato.
Pinco Caio Sempronio e altri
scampati dai boschi esempi
splendidi giovani già futuri.
-Renzo Mazzetti-
(Domenica 13 dicembre 2015 h.9:13)
Vedi:
ARIA E ACQUA
GRAZIE CURDI
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