SGUARDO PANORAMICO
lunedì, 14 ottobre 2019
SGUARDO PANORAMICO
Si passi a rassegna ogni parte dell’opera della Sinistra al potere, e si riscontrerà dappertutto la medesimezza di concetti effettuali con l’opera della Destra. Si mostrava chiaro che la Destra e la Sinistra, erano tutt’insieme conservatori e progressisti nel loro indirizzo generale, e che il divario sorgeva solo su questioni concrete e particolari, nelle quali ciascun componente di quei presunti partiti era in accordo o in dissenso coi suoi, in dissenso o in accordo con gli avversari; cosicché, nei particolari, ogni problema aggruppava e divideva diversamente i politici. Albertino smette di leggere, alza gli occhi e, con sguardo panoramico, scruta profondamente l’insieme di tutti gli occhi della grande scolaresca, poi, verificato che siamo bene attenti e vispi, alza gli occhi sopra le nostre teste, e riprende a parlare, a braccio: Questo scritto di Benedetto Croce illumina la scissione di Livorno promossa dal gruppo dei giovani comunisti dell’Ordine nuovo. Ai posteri l’ardua sentenza? no, perché siamo noi i posteri e abbiamo il dovere morale storico culturale politico di scacciare le nuvole, di ritrovare il Sole. Gramsci aveva, ha, mille ragioni. Tutta la sinistra doveva continuare, sviluppare la battaglia degli operai: dalle fabbriche occupate, alla prevenzione del fascismo. Le nere carogne non avrebbero sacrificato e distrutto la libertà degli italiani; colpito e riempito di lutti le famiglie; rovinato tutto il mondo. Albertino tira un sospiro, guarda l’orologio, poi detta per la lezione a casa: Studio, con breve saggio, su “L’occupazione delle fabbriche, antologia storica sul movimento di occupazione delle fabbriche in Italia nel Settembre del 1920” di Alberto Pozzolini e Piero Giacobbi. Buon apprendimento. Compagne e compagni buonanotte. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).
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