MALDICENZE E GUERRE
giovedì, 10 ottobre 2019
MALDICENZE E GUERRE
Tanto più passa il tempo che ci separa dalla guerra, tanto più le distruzioni e le orride esperienze delittuose svaniscono dalle coscienze dei contemporanei per la scomparsa dei sopravvissuti, per la perdita della conoscenza e dello studio della storia completa e corretta, per la mancanza della umana sensibilità. Male dici oggi di una persona, male domani e poi ancora continui a dirne male, ed ecco la violenza, il delitto individuale, i gruppi che aggrediscono il singolo, bruciano persone e libri, fino ad arrivare ai campi di sterminio. La politica pacifica è fraterna comunanza di persone che hanno gli stessi ideali e si organizzano per realizzarli; è studio, ricerca, conoscenza, elaborazione, stesura di un progetto con una visione del mondo per far vivere bene le persone; è propaganda per diffondere i sogni e per far conoscere ed apprezzare i programmi sui quali partecipare e contribuire. La politica degenerata in odio genera incubi, diffonde cattiverie e falsità, fa sprofondare nella barbarie. Fra il secolo Ventesimo (XX°) e il primo ventennio del XXI°, in tempo di relativa pace per le guerre definite a “macchia di leopardo”, quotidianamente venivano commessi crimini contro l’umanità. (Ricordo da un racconto di Irina).
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