CATRAME # BUONISMO
martedì, 8 ottobre 2019
CATRAME # BUONISMO
CREATURE
Camminano nuotano volano
Terrestri marini celesti
Ansiosi immersi dispersi
Desiderosi soddisfare sensazioni.
Viventi esseri diversi
Istinti passioni aspirazioni
Speranza serenità conoscenza
Prelude generazione nuova.
E.
Molteplici attività sensibili
Splendide espressioni creative
Generose percezioni spirituali
Gioiose affettività universali.
L’amore diversità eguaglia!
-Bicefalo-
Le strade erano fatte di terra battuta ricoperte di ghiaia e
ghiaino; si vedevano a occhio nudo, anche da lontano, per la polvere sollevata
dal transito; ai lati c’erano, distanziati a calcolo per l’utilizzo più facile,
mucchi di ghiaia e di ghiaino per la manutenzione ordinaria, per coprire le
buche, e altri tipi di riparazioni. Un tempo ebbe inizio l’asfaltatura della
strada che passa davanti casa e durò per molti giorni, e, per tutta la sua
lunghezza, alla giusta distanta per l’utilizzo più pratico, collocarono i
barili di catrame. Nelle pause dei lavori i numerosi bambini esploravano quel
nuovo paesaggio e si scambiavano le più strambe delle idee, e poi, curiosando
tra i macchinari, quei barili, che non erano chiusi, suggerirono un nuovo
gioco: la sfida con le palle di catrame; tutti tuffavano le mani nei barili e
prendevano quel materiale nero e gommoso, ne facevano delle palle, e, formati i
gruppi amici e quelli nemici, se le scagliavano contro riparati dietro ai
barili e nelle corse durante gli assalti per conquistare posizioni. Vinceva il
gruppo che occupava più barili. Quando i bambini tornavano a casa sudati e
sporchi le mamme erano disperate, non solo nel vederli tanto sudati quanto
sporchi in modo esagerato, per cui un bagno nell’acqua calda con olio di oliva
il sapone e tanto olio di gomito si pulivano i corpi, ma per gli indumenti, per
il catrame appiccicato, la pulizia era difficilissima e in certi casi
impossibile lavare perbene, e, in ogni caso, seppur tanto e a fondo lavati,
rimanevano, più o meno, comunque sempre macchiati. Quando i lavori furono
terminati, gli adulti, e in particolar modo le mamme, tirarono un grosso
sospito di sollievo, perché tutti viaggiavano molto meglio e la polvere non
entrava più nelle case, e finalmente era finito il quotidiano faticoso bagno ai
bambini e la strage degli indumenti. Colpa dei genitori troppo buoni coi loro
figlioli? (Ricordo da un racconto di Maya).
ULTIMI E MORTII disperati morti
in mare, affamati d'Europa,sono le vittime
dei cattivi europei, della cat-tiveria dei
politicanti e dell'ignoranza, diffusademagogia,
protagonismo colmo della ideologia
del più forte e
del più benestante, egoismo oppressore,anche del povero
diavolo non solidale, del similenemico, e non vuol
vedere, non essere disturbato,nella corsa alla
gara del disumano, del “prima” il cattivo,nell'imbuto
dell'ultimo girone col massimo colpevole,tutti uguali
quanto meschini traditori del Padre, miseridiscendenti dei
liberatori di Barabba, crocefissero peròil buon Figlio,
crocifiggono i loro fratelli, inconsapevoli,maliziosi
costruttori di mura e sbarramenti, seguaciimbarbariti
dannati abitanti di città, delle “Città di Dite”.Costruttori
dell'Inferno in Terra, della negatività, dannatisenza speranza,
bolgia dopo bolgia distruttori di civiltà.E i morti sul
lavoro, onesti lavoratori innocenti?A quale “buonismo”
addossiamo la colpa?
Alla mancanza
della catena e della frusta?Studiamo fin dalle
elementari la lingua inglese,ma leggere e
scrivere e far di conto correttamente?
La conoscenza
della storia e geografia, della musicae imparare a
suonare uno strumento, e la poesia?
E la lingua dei
segni? E la fratellanza senza parole?Sono linguaggi
universali? Rispetto e amore? Classica,educazione
sentimentale, sensibilità di mente e cuore?
-Renzo Mazzetti-
(7 Ottobre 2019).
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