SEQUENZA RICORDO PERENNE
lunedì, 9 settembre 2019
= tempi degasperiani.
SEQUENZA RICORDO PERENNE
Ricerca e raccolta di Renzo Mazzetti/Bicefalo ordinata in: Sequenza sulla politica di repressione del centrismo e del centro-sinistra dal 1947 al 1969. In 22 anni la forza ha ucciso 97 lavoratori [ Fonte: “Rinascita” n. 16 del 18 Aprile 1969 dopo la Liberazione dell'Italia dalla sanguinosa dittatura fascista (d.L.) ]. Questa è la suddivisione per regione: Sicilia 24, Puglia 19, Emilia-Romagna 17, Lombardia 6, Calabria 4, Abruzzo-Molise 4, Lazio 4, Veneto 4, Lucania 3, Liguria 3, Campania 3, Umbria 2, Toscana 2, Piemonte 1, Sardegna 1. In totale 97 di cui 58 nel Mezzogiorno, 31 nel Settentrione e 8 nell’Italia Centrale.
1947
(Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; vice-presidenti Giuseppe Saragat e Randolfo Pacciardi; ministro dell’Interno Mario Scelba).
CERIGNOLA, 15 NOVEMBRE
Celere e carabinieri aprono il fuoco nel corso di uno sciopero generale contadino. Uccisi due braccianti, Domenico Angelini, 28 anni, e Onofrio Perrone, di 42 anni e padre di tre figli.
CORATO (BARI), 18 NOVEMBRE
Durante il medesimo sciopero la polizia uccide tre manifestanti: L’attivista sindacale della CGIL Diego Masciavè, 26 anni, il bracciante Pietrino Neri e la giovane contadina di 19 anni Anna Rimondi.
CAMPI SALENTINA (LECCE), 20 NOVEMBRE
I carabinieri uccidono due contadini nel corso di una manifestazione per la terra: Antonio Augusti, 34 anni, e Santo Niccoli, 36.
GRAVINA (BARI), 22 NOVEMBRE
Nel corso di una manifestazione per la terra i carabinieri uccidono il bracciante Ignazio Labbatessa, 36 anni.
BISIGNANO (COSENZA), 2 DICEMBRE
La polizia uccide il contadino Mario Rosmundo, 32 anni.
ROMA, 6 DICEMBRE
La celere spara su un corteo di lavoratori di Primavalle uccidendo l’operaio Giuseppe Tanas.
CANICATTI’ (AGRIGENTO), 22 DICEMBRE
Celere e carabinieri sparano su un corteo di braccianti disoccupati.Tre morti: Giuseppe Amato, 24 anni, Salvatore Lauria, 28 anni e Giuseppe Lupo, 42 anni.
CAMPOBELLO DI LICATA (AGRIGENTO), 22 DICEMBRE
Nel corso di uno sciopero viene ucciso dai carabinieri il bracciante Francesco D’Antone, 36 anni e padre di 4 figli.
1948
(Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; vice-presidente Giuseppe Saragat; ministro dell’Interno Mario Scelba).
PANTELLERIA (TRAPANI), 30 MARZO
I carabinieri aprono il fuoco contro un corteo di cittadini che manifestavano per gli eccessivi gravami fiscali nell’isola. Tre morti, Antonio Valenza, 28 anni, Giuseppe Pavia, 35, Michele Salerno, 22.
ANDRA (BARI), 13 APRILE
Durante uno sciopero, il bracciante Riccardo Suriano, 25 anni, viene colpito da una bomba lacrimogena lanciata dalla polizia; stordito, viene ucciso a colpi di calcio di moschetto.
TARCENTA (ROVIGO), 13 Aprile
I carabinieri uccidono Evelino Tosarello, 24 anni, durante uno sciopero bracciantile nel delta padano.
SPINO D’ADDA (CREMONA), 3 GIUGNO
La celere apre il fuoco contro un corteo di lavoratori. Ucciso il bracciante Luigi Venturini, 22 anni.
SAN MARTINO IN RIO (REGGIO EMILIA), 2 Luglio
Il contadino Sante Mussini, 22 anni, muore schiacciato da un’autoblinda dei carabinieri nel corso di una violenta carica della polizia contro i lavoratori in sciopero.
GENOVA, 14 e 15 LUGLIO
Uccisi dalla celere, nel corso delle manifestazioni di protesta contro l’attentato a Togliatti, tre lavoratori: Biagio Stefano, Maria Alice e Mariano D’Amori.
GRAVINA (BARI), 15 LUGLIO
Ucciso dalla polizia a colpi di moschetto nei fianchi il bracciante Vito Nicola Lombardo, 22 anni.
ROMA, 18 LUGLIO
La celere spara su un corteo antifascista: ucciso l’edile Filippo Ghionna, 19 anni.
SIENA, 19 LUGLIO
Ucciso da un agente di PS, con una revolverata in fronte nella sede della Confederterra, il contadino Severino Matteini, 35 anni.
GRAVINA (BARI), 24 LUGLIO
I carabinieri sparano contro un corteo di braccianti che manifestano per il lavoro: ucciso il giovanissimo bracciante Luigi Schiavino, 16 anni.
PISTOIA, 16 OTTOBRE
Un giovane operaio della San Giorgio, Ugo Schiano, viene ucciso dalla polizia con una scarica di mitra in testa.
BONDENO (FERRARA), 29 NOVEMBRE
Muore all’ospedale di Bondeno (Ferrara), il contadino Ferdinando Ercolei, gravemente ferito dalla celere cinque giorni prima durante una manifestazione popolare per la difesa della gestione diretta del collocamento.
1949
(Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; vice-presidente Giuseppe Saragat; ministro dell’Interno Mario Scelba).
ISOLA LIRI (FROSINONE), 17 FEBBRAIO
Polizia e carabinieri sparano contro gli operai della cartiera in sciopero; 35 feriti di cui 7 gravi. Due giorni dopo l’operaio Tommaso Diafrate viene ucciso, travolto da un automezzo dei carabinieri che stavano occupando militarmente il paese.
TERNI, 17 MARZO
La polizia spara contro una manifestazione popolare di protesta per la firma del Patto Atlantico. Ucciso giovane operaio delle acciaierie, Luigi Trastulli.
MOLINELLA (BOLOGNA), 17 maggio
I carabinieri uccidono con una raffica di mitra la mondina Maria Margotti, vedova con due figlie piccole, durante una manifestazione di solidarietà coi braccianti in lotta.
MEDIGLIA (MILANO), 20 MAGGIO
La polizia uccide il bracciante Pasquale Lombardi, 18 anni.
SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BOLOGNA), 12 GIUGNO
La polizia uccide il contadino Loredano Bizzarri, 42 anni.
GAMBARA (BRESCIA), 12 GIUGNO
Nel corso dello stesso sciopero bracciantile il contadino sessantenne Marziano Girelli ha il cranio fracassato dalla fucilata di un carabiniere.
FORLI’, 3 GIUGNO
La celere spara contro gli operai della fabbrica Mangelli in sciopero. Uccisa un’operaio di 32 anni, Iolanda Bertaccini.
MELISSA (CATANZARO), 30 OTTOBRE
La celere apre il fuoco contro braccianti e contadini poveri che avevano occupato il feudo Fragalà, di proprietà del marchese Berlingieri. Tre morti: Giovanni Zito, 15 anni, Francesco Nigro, 29 anni, e una contadina di 24 anni, Angelina Mauro.
BAGHERIA (PALERMO), 29 NOVEMBRE
I carabinieri uccidono con una raffica di mitra la contadina di 18 anni Filippa Mollica Nardo.
TORREMAGGIORE (FOGGIA), 29 NOVEMBRE
Nel corso di una riunione di braccianti dinanzi alla Camera del Lavoro, celere e carabinieri aggrediscono senza preavviso la piccola folla. Vengono trucidati due braccianti, Antonio La Vacca, 42 anni, padre di 4 figli e Giuseppe La Medica, 37 anni.
MONTESCAGLIOSO (MATERA), 14 DICEMBRE
Una raffica di mitra, sparata da un brigadiere dei carabinieri, uccide i due braccianti Michele Oliva, 35 anni, e Giuseppe Novello, 36.
1950
(Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; ministro dell’Interno Mario Scelba).
MODENA, 9 GENNAIO
Polizia e carabinieri aprono il fuoco sugli operai delle fonderie Orsi che manifestavano contro la serrata della fabbrica. I poliziotti si scatenano in una vera caccia all’uomo, sparando al bersaglio sulle sagome umane. Vengono uccisi sei operai: Angelo Appiani, 30 anni, Renzo Bersani, 21, Arturo Chiappelli, 43, Ennio Garagnani, 21, Arturo Malagoli, 21, Roberto Rovatti, 36.
SECLI (LECCE), 14 FEBBRAIO
La celere spara contro i braccianti. Ucciso con una raffica all’addome il contadino Antonio Micali, 31 anni.
MARGHERA (VENEZIA), 15 MARZO
La celere apre il fuoco sugli operai della Breda uccidendone due: Nerone Piccolo, 25 anni, e Virgilio Scala, 33 anni.
LENTELLA (CHIETI), 21 MARZO
La polizia uccide due braccianti: Nicola Mattia, 41 anni, padre di 3 figli, e Cosimo Maciocco, 26 anni.
PARMA, 22 MARZO
La polizia uccide l’operaio disoccupato Attila Alberti, di 32 anni.
CELANO (L’AQUILA), 31 APRILE
Polizia e carabinieri sparano sui braccianti uccidendone due: Antonio Berardicuti, 35 anni, e Agostino Paris, 24 anni.
TORINO, 17 MARZO
Muore, durante una selvaggia carica della celere contro i dimostranti antifascisti, il pensionato Camillo Corino, di 58 anni.
1951
(Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; ministro dell’Interno Mario Scelba).
ADRANO (CATANIA), 17 GENNAIO
La polizia uccide a colpi di fucile il contadino Girolamo Rosano, 36 anni.
COMACCHIO (FERRARA), 18 GENNAIO
I carabinieri uccidono il bracciante Antonio Fantinoli.
PIANA DEGLI ALBANESI (PALERMO), 18 GENNAIO
Ucciso dalla polizia il bracciante Damiano Lo Graco, di 33 anni.
1952
(Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi; vice-presidente Attilio Piccioni; ministro dell’Interno Mario Scelba).
VILLA LITERNO (CASERTA), 19 MARZO
Durante una manifestazione per la terra i carabinieri aprono il fuoco contro i contadini. E’ ucciso Luigi Noviello, 42 anni, che lascia la moglie incinta e 5 figli tutti in tenera età.
1954
(Presidente del Consiglio Mario Scelba; vice-presidente Giuseppe Saragat; ministro dell’Interno Mario Scelba).
MILANO, 16 FEBBRAIO
La polizia spara contro un corteo di lavoratori. Ucciso l’operaio Ernesto Leoni.
MUSSUMELI (CALTANISETTA), 17 FEBBRAIO
Tre donne e un ragazzo, che partecipavano ad una manifestazione per ottenere acqua potabile, vengono uccisi da un selvaggio attacco dei carabinieri e della polizia. Sono Onofria Pellizzeri, 50 anni e madre di 8 figli; Giuseppina Valenza, 72 anni; Vincenza Messina, 25 anni e madre di 3 figli; Giuseppe Cappolonga, di 16 anni.
1956
(Presidente del Consiglio Antonio Segni; vice-presidente Giuseppe Saragat; ministro dell’Interno Fernando Tambroni).
VENOSA (POTENZA), 13 GENNAIO
La polizia spara sui braccianti disoccupati uccidendo Rocco Girasole, 20 anni.
COMISO (RAGUSA), 20 FEBRAIO
I carabinieri uccidono due braccianti: Paolo Vitale, 35 anni, e Cosmo De Luca, 40.
BARLETTA (BARI), 13 MARZO
La celere apre al fuoco su una manifestazione di disoccupati uccidendo un bracciante, Giuseppe Spadaro, di 30 anni, e due operai, Giuseppe Di Corato e Giuseppe Lo Iodice.
1957
(Presidente del Consiglio Adone Zoli; vice-presidente Giuseppe Saragat; ministro dell’Interno Antonio Segni).
SAN DONACI (BRINDISI), 14 SETTEMBRE
I carabinieri sparano contro una manifestazione contadina. Tre morti, i braccianti Luciano Valentini, Mario Celò, Antonio Carignano.
1959
(Presidente del Consiglio e ministro dell’Interno Antonio Segni).
SPOLETO (PERUGIA), 30 OTTOBRE
La polizia uccide un lavoratore, Franco Fiorelli, di 34 anni.
1960
(Presidente del Consiglio Fernando Tambroni; ministro dell’Interno Giuseppe Spataro).
LICATA (AGRIGENTO), 5 LUGLIO
La polizia uccide il contadino Giuseppe Napoli, 25 anni, aprendo il fuoco su un gruppo di dimostranti alla stazione ferroviaria.
REGGIO EMILIA, 7 LUGLIO
La celere spara per oltre venti minuti in piazza della Libertà. Cinque lavoratori uccisi: Lauro ferioli, 22 anni, Ovidio Franchi, 19 anni, Marino Serri, 41 anni, Emilio Reverberi, 39 anni, Afro Tondelli, 36 anni.
PALERMO, 8 LUGLIO
Nel corso delle manifestazioni popolari di protesta per la strage di Reggio Emilia la polizia uccide tre persone: Francesco Vella, Rosa La Barbera e Giuseppe Malleo.
CATANIA, 8 LUGLIO
I carabinieri colpiscono a morte e lasciano dissanguare sul marciapiede di piazza Stesicoro il giovane edile Salvatore Novembre, di 19 anni.
1961
(Presidente del Consiglio Amintore Fanfani; vice-presidente Attilio Piccioni; ministro dell’Interno Mario Scelba).
SARNICO (BRESCIA), 11 MAGGIO
La polizia uccide l’operaio disoccupato Mario Savoldi, di 30 anni.
1962
(Presidente del Consiglio Amintore Fanfani; vice-presidente Attilio Piccioni; ministro dell’Interno Paolo Emilio Taviani).
CECCANO (FROSINONE), 28 MAGGIO
I carabinieri aprono il fuoco contro gli operai del saponificio Scala. Viene ucciso l’operaio Luigi Mastrogiacomo, 37 anni e padre di 3 figli.
MILANO, 27 OTTOBRE
Selvaggia carica del 2° reparto celere contro una mafifestazione di solidarietà con Cuba: l’universitario Giovanni Ardizzone, 20 anni, viene schiacciato da una jeep.
1968
(Presidente del Consiglio Giovanni Leone; ministro dell’Interno Franco Restivo).
LODE’ (NUORO), 12 SETTEMBRE
Nel corso di una manifestazione popolare di protesta per una questione di pascoli un carabiniere uccide con un colpo di moschetto l’operaio Vittorio Giua, 23 anni.
AVOLA (SIRACUSA), 2 DICEMBRE
Il reparto speciale della celere di stanza a Catania, fatto affluire per ordine del questore di Siracusa, apre il fuoco sui braccianti in sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro. Vengono uccisi Giuseppe Scibilia, 47 anni e padre di 3 figli, e Angelo Sigona, 25 anni.
1969
(Presidente del Consiglio Mariano Rumor; vice-presidente Francesco Martino; ministro dell’Interno Franco Restivo).
BATTIPAGLIA (SALERNO), 9 APRILE
La celere spara contro i cittadini che manifestano contro la chiusura del tabacchificio. Vengono uccisi il tipografo Carmine Citro, di 19 anni, e la professoressa Teresa Ricciardi, di 30 anni.
ALL’ OPERAIO ASSASSINATO
Ora la piazza è vuota:
E’ sopraggiunta la libertà
di piangere e soffrire.
Con le divise del lavoro
e le mani callose
portiamo la tua bara
al cimitero
unico nostro riposo.
Fratello proletario:
Addio!
Noi continueremo
con le lacrime inghiottite
e i corpi tremanti dalla rabbia
a urlare nella piazza:
Giustizia!
-Renzo Mazzetti- (Sull’Arno -1973-)
VEDI FERRUCCIO PARRI (PRIMO GOVERNO)
Commenti
Posta un commento