PAROLA POLITICA

giovedì, 12 settembre 2019

PAROLA POLITICA



nonna Teresina


PAROLA POLITICA

Il qualunquismo è un movimento politico fondato nel 1946 da Guglielmo Giannini e facente capo al giornale L’uomo qualunque; alla resa dei fatti si ridusse esclusivamente a una critica che svalutava i sistemi democratici. L’uomo qualunque incarnava l’indifferenza, il disimpegno, il disinteresse, il menefreghismo. Sparì dopo due anni. Il contemporaneo populismo o sovranismo, cioè la sovranità e superiorità del popolo; il popolo è la comunità degli appartenenti a un ambito territoriale come la parrocchia, la città, la nazione, il mondo, e non significa in sé o di per sé, non significa libertà e democrazia, perché la democrazia è esercitata non da tutto il popolo e, tantomeno dalla piazza, ma da quei cittadini aventi diritto al voto, dagli elettori che sono chiamati ad esprimersi nelle votazioni libere e democratiche amministrative locali e politiche nazionali per eleggere i propri rappresentanti per la durata di una legislatura. In sintesi: pratica del Diritto con il suo complesso di norme, di regole che ordinano, disciplinano le attività dei cittadini nella società per vivere una convivenza civile che avanza verso il progresso con una qualità direttamente proporzionata alla quantità di coscienza dei cittadini elettori nella partecipazione al voto, e di tutto il popolo nella partecipazione nelle pubbliche o private organizzazioni. Gli eletti, i rappresentanti del popolo elettore, devono osservare la Costituzione e svolgere il loro mandato con dignità e onore nell’esclusivo interesse della nazione. Albertino smette di parlare e apre il blocco degli appunti, poi dice di scrivere: Prerogative del Presidente della Repubblica, interesse nazionale e interesse di parte, servizi e beni comuni, sintesi programmatica e progetto del governo del paese, attese dei cittadini, ambire per la società futura per i giovani, progetto politico riformatore, forte novità e nuovo, recupero del metodo di condotta politica con equilibrio e misura con sobrietà e rigore, portata ampia e culturale, solenne impegno con intelligenza e cuore, le parole da adoprare, il lessico più consono e rispettoso e paziente nel linguaggio, la mite lingua del governante consapevole che la forza dell’azione si misura con la forza delle idee realizzate, lavorare affinché il volto della Repubblica sia un volto umano, benessere del cittadino e del lavoratore, promozione dell’attività produttiva e dei beni culturali artistici turistici, istruzione diffusa e classica, studio della lingua italiana e delle lingue straniere, istruzione digitale e dell’informazione libera e globalizzata, massima attenzione all’ecologica e alla salute mondiale; significati rapportati nei dettami e particolari filologici della Costituzione della Repubblica Italiana approvata dall’Assemblea Costituente nella seduta del 22 Dicembre 1947 * (d.L.). Albertino fa una lunga pausa e sembra assorto, poi, con un profondo respiro, riprende e dice, tema digitale: Analisi delle parole della politica nella democrazia dinamica e partecipata. Compagne, amici e compagni, buonanotte! (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).

PIAZZA PAZZA [*parte tratta da: TOP CROLLATO (PIAZZA PAZZA) ].

La piazza eccitata non ragiona

le teste sbrana e il sangue scola

chi la stuzzica poi la paga cara.

La piazza facilmente impazzisce …

Vedi:

LA STRAGE DEI LOMBRICHI E IL CLIMA

 [ * (d.L.) : = dopo la Liberazione dell'Italia dalla sanguinosa dittatura fascista ]


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