UNO STRAMBO POT-POURRI

 

mercoledì, 17 luglio 2019

UNO STRAMBO POT-POURRI

Verso gli anni tremila l’apolitica aveva ormai invaso ogni articolazione della società diventando la professione più ambita dai nullafacenti, dai pratici e stravaganti parlatori specializzati in gag. L’idealità si trasformò in bassezza. Il sapere e lo studio in ignoranza. L’amore per il prossimo in cattiveria. Il narcisismo di Ellis, unica dottrina dominante, contribuì a realizzare una forma stramba di anarchia governante. Personaggi senza scrupoli si candidavano alle elezioni a cui partecipavano pochissimi elettori per lo più appartenti a famiglie delle varie gang occupate nei gangli dello Stato. Il sistema mercato implementava tutta l’economia totalmente privatizzata e liberata da ogni regola. Gli affari si basavano sullo spaccio di droghe, alcool, tabacco, giochi d’azzardo, tresche finanziarie, traffico di monete e valute, intrigo di valori e debiti statali. Le guerre erano diventate un mezzo indispensabile per tenere ad un tasso compatibile gli appartenenti alle classi diseredate e per smaltire, in tempo e con il massimo profitto, gli armamenti obsoleti o prossimi alla scadenza e per incrementare le commesse alle prosperose fabbriche belliche. (Ricordo da un racconto di Therios).

 

CAOS

 

Quanti governi ha l’Italia?

Chi lo sa non si sa.

C’è un primo ministro

con due vice di diverso colore.

Due formazioni politiche

diverse incompatibili tolleranti

intermittenti uguali intolleranti.

Quanti governi ha l’Italia?

Chi lo sa non si sa.

Il governo ha il mio nome!

Esclama il primo insidiato

dal secondo col pié sospinto.

Questi affari sono i miei!

Trema il ministro per i problemi

carpiti dagli alleati competitori.

Quanti governi ha l’Italia?

Chi lo sa non si sa, pot-pourri,

strambo pot-pourri, pot-pourri.

-Renzo Mazzetti- (15 Luglio 2019)

Vedi:

 

 

LIDEDI

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