POESIA CONTRO

domenica, 28 luglio 2019

POESIA CONTRO

La poesia non è un fatto esornativo, non deve essere tollerata. La situazione di un poeta giovane o nuovo non è meno drammatica di quanto lo è, rispetto alla possibiltà di lavoro, quella di un neolaureato. La poesia si autoesclude dal consumo. Il consumismo fa rima con mercato e denaro. La poesia non è però un corpo separato dalla società. “Spingere milioni di uomini a vivere, lottare per trasformare e fondare su basi nuove, di giustizia sociale, di libertà la nostra società nazionale e tutta la società umana”. E’ l’esortazione di *Togliatti per mettere in campo una organizzazione dell’Ideale, di accumunare, di avere la facoltà di raccogliere altri, e se stessi con altri, attorno a qualcosa contro il sistema attuale. Non ci sono certezze al di fuori di quella che si fonda sulla contraddizione fra la realtà, l’immaginazione e l’Ideale. La poesia è la scommessa difronte alla storia per non rimanere sommersi. (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom).

 DENARO (parte tratta da Eminente)
Il denaro,
possiede la caratteristica di comprare tutto,
di appropriarsi di tutti gli oggetti,
è dunque l’oggetto in senso eminente.
L’universalità di questa sua caratteristica
costituisce l’onnipotenza del suo essere,
è tenuto per ciò come l’essere onnipotente
e fa da mezzano tra il bisogno e l’oggetto.

-Karl Marx-

Vedi:

 ORSO E ANUBIS 



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