CURIOSO ORIGINALE
martedì, 4 giugno 2019
CURIOSO ORIGINALE
I poeti cantano alla luna, cantano la luna, sognano e
fantasticano le profumate rose, la felice libertà, l’esaltante rivoluzione.
Galileo, curioso originale, fantastica, pensa, riflette e ricerca, guarda,
scruta l’universo, sviluppa al massimo l’esperienza sensibile. Le sfumature
della luce lunare sono svelate con rigore scientifico, verità. La luce lunare
non è prodotta dalla Luna né dalle stelle, né dai raggi del Sole. La luce
cinerea non è altro che il chiaro di Terra sulla Luna! E che dire degli altri
corpi celesti? Ma nessuno deve contrastare le scritture e il passo della Bibbia
in cui Giosuè ferma il Sole. I satelliti di Giove non possono esistere. In
cielo non ci possono essere più di sette oggetti mobili. Perché sette? Per la
stessa ragione per cui sette sono i peccati capitali, i giorni della settimana,
le meraviglie del mondo, le piaghe d’Egitto. La Terra è eternamente in quiete e
il Sole sorge tramonta, scrisse Salomone con la sapienza che ebbe da Dio. E,
cosa ancor più grave, se gli atomi di Galileo sono sostanziali, la sua dottrina
è incompatibile con l’esistenza degli accidenti eucaristici e con l’atomismo si
sarebbe minato alle radici la possibilità della transustanziazione eucaristica.
Alla scienza non si può permettere di rendere false le Sacre Scritture con la
scoperta e la diffusione della realtà in cui i pianeti del sistema solare sono
nove e alcuni hanno a loro volta anche più di dieci satelliti, con la
conoscenza dell’infinito universo in cui ci sono stelle che girano intorno alle
stelle, la Via Lattea formata da migliaia e migliaia di stelle raggruppate fra
loro, e il Sole ed altri Sole, e pianeti ed altri pianeti, e infinito ed altro
infinito, all’infinito. Nei dintorni del 1600 la Roma cattolica mette al rogo
la scienza, ma Venezia raddoppia lo stipendio a Galileo e gli conferma il posto
universitario a vita. Albertino viene interrotto da Dora: se oggi
raddoppiassero gli stipendi a insegnanti e ricercatori sarebbe cosa giusta e
buona, vera rivoluzione. Si alza Maurino: Oggi siamo peggio che in quei tempi
perché, non solo si ostacola e si sabota lo studio e il lavoro, ma ci
comportiamo come la chiesa di quell’epoca, schiavi del dogma mercati… il forte
“SST!” di Albertino impone il silenzio e poi, con lo sguardo oltre le nostre
teste, riprende: L’insegnamento di Galileo? Guardare in alto. Per stasera penso
che basti. Compito a casa: studio con breve saggio distinto su: Galileo
messaggero delle stelle di Jean-Pierre Maury; Galileo eretico di Pietro
Redondi; Vita di Galileo di Brechet. In più gradirei delle sintetiche
consederazioni su quanto detto dalla Compagna Dora e da Albertino. Buonanotte a
tutti. Corrado, raggiungendo la porta, sentenzia: Alzheimer, società malata del
morbo di Alzheimer. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).
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