SCONCERTO MISTERIOSO

giovedì, 23 maggio 2019

SCONCERTO MISTERIOSO

Una ricerca scientifica, svolta nell’anno 4021, relativa alla prestazione sessuale più completa e travolgente, rapportata alle credenze religiose e filosofiche, dette risultati sorprendenti. Nessuno avrebbe immaginato che: a) la persona atea, che la notoria credulità popolare vorrebbe la più disinibita di ogni altra perché libera da tutti i sensi di colpa, non è stata considerata la completa e appagante; b) la persona credente, che l’usualità diffusa ha da sempre reputato la peggiore per i molteplici “sensi di colpa” è risultata, però, l’amante più attiva e sessualmente più saziante, perché? Le risposte sono molteplici, ma ecco la estrema sintesi: il senso del peccato fa sì più forte l’intensità dei sentimenti, e le “arcane paure” stimolano l’attivismo-abbandono ancor più totalizzante di anima e corpo nell’abbraccio, nel rifugio e reciproco appagamento. Per non parlare, il ruolo inconscio che svolgono, nell’eccitato intimo più nascosto e misterioso, le visioni dei sette vizi capitali raffigurati: Il leone pieno d’orgoglio, il porco vorace e avido, l’asino pigro, il rinoceronte collerico, la scimmia ardente ed impudica, il drago invidioso, il lupo pieno di cupidigia. E il sesso, assieme al credo misterioso, con l’aggiunta straordinaria e unica dei raffigurati vizi capitali, donano lo “sconcerto misterioso” che porta l’atto umano dell’amore appassionato alla sua massima prestazione. (Ricordo da un racconto di Tirella).

P A S S I O N E
Siamo di nuovo nati
nel pomeriggio
ricorrenza di amori.
Sembrava un bacio
contatto lieve intimo
usuale espressione d’ affetto.
Invece esplose passione
il sentire intenso
divenne supersonico percorso.
Strada sul cui cammino
quanto più complesso è umano
questo nostro indefinito destino.
Celestiale vortice vissuto
arcobaleno in cielo stellato
profondo universo penetrato.
Calore fondente carne
di cuori e anime congiunte
via lattea fluttuante.
Dopo si plana
ritrovando il letto
sulla concreta terra.
Caldo delle coltri
che raffreddi i corpi
doni profondo sonno.
Nel risveglio
tutto non ricordiamo
come fosse sogno.
-Renzo Mazzetti-

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