LINGUA IMPASTATA

 

mercoledì, 22 maggio 2019

LINGUA IMPASTATA

In Italia c’era un detto popolare: Scherza con i fanti, ma lascia stare i santi. Questo detto sembra non essere ancora valido perché, un politico monta sul palco e bacia un crocifisso, un altro dice con la lingua impastata nazicomunismo anziché nazifascismo. Per i sapientoni delle false notizie tutti i colori sono uguali come lo sono tutte le ideologie. Perciò il nero nazifascismo sarebbe uguale al rosso comunismo. Gli sconfitti nazifascisti sarebbero uguali alle democrazie occidentali alleate dell’Unione Sovietica che vinsero la seconda guerra mondiale. Paradossi. Forse qualche nostalgico fascista di lingua impastata con l’obbrobrio “nazicomunismo” tenta di riciclare la propria coscienza sporca? Sarebbe già qualcosa. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

COMPAGNO!

Oh! P C!
vecchio mio compagno
dolce amico nel combattimento
forse vali-vali più d’un regno
sei la strada della libertà
sei la strada della libertà!
(22 giugno 2010)
RICICLATI [secondo tempo]
Una volta c’era il PC
poi venne chissà che cosa (smarfon?)
e, dopo, avvenne la reincarnazione,
e, agrari, confindustria, mercati
dei fascismi finanziatori, poi,
dai popoli e dalla storia condannati,
ma, dai rinnovati oppressori,
tutti assolti, esaltati nei rianimati,
tutti diventano uguali e, i nazisti,
cioè i nazionalsocialisti e fascisti,
sconfitti dalle democrazie e dall’URSS
dopo la seconda guerra mondiale
diventano nazisti e fascisti ma,
bizzarro, diventano, nei cartoni animati,
perché, nazicomunisti: vero peccato
peccato mortale di qualsiasi ragione.
E poi tutti si lamentano dei falsi.
E, ritornarono i vecchi cellulari
che sulle ruote corrono voloci
e nell’etere tradotti in grandi 5 G
cinesi americani europei mercati
conflitti mondiali e tant’altri ordini
di armi e droga e orrori e falsi riciclati.
-Renzo azzetti- (19 Maggio 2019)

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