AIA E NO
giovedì, 9 maggio 2019
AIA E NO
Allegoria, presa in giro, della serietà mortale della vita non vita ma disperazione per la superstizione alleviata, metaforicamente, e, allora? Allora è la conoscenza che salva. Conoscenza scientifica, filosofica, storica e geografica, proprietà linguistica dei luoghi nei quali operi, conoscenza delle religioni perché non credi, se poi, ti consolasse di credere, fai pure, purché non sia superstizione, ovvero allegoria dell’interesse supremo.Tutto viene ridotto nell’allegoria nel gioco a prò del capitale e lo sberleffo del politico di turno ti esalta sulla satira scena. Grandi intellettuali e sommi artisti già oramai conformati all’allegoria qual si voglia menar per l’aia? (Ricordo da un racconto di Bicefalo).
LA FESTA AI LAVORATORI
La ragione agli sciscionisti dei nostri passati?La nostra Europa, quale? Perché? Perché cosa?Per quale passato? Per quale presente? Per quale domani?E tu, che arrivasti fuori dal nostro tempo massimo,perché da semirivoluzionario dei metalmeccanicida segretario generale diventerai un unitario qualsiasi,qualunquista, piccolo borghese, conservatore, reazionario?Ritornano le polemiche sui concertoni, c’è ben poco da concertarenel triste così neutro o neutralizzato, giorno sicuramente sordoalla sofferente memoria del paggista e dell’operaio delle presse torinesi,veniva strapiombato sotto-risepolto nell’oscuro demo-scelba-trambron?Oppure, per quella unitaria realizzazione della storica etàeroica giovanile quell’idea dell’unità metalmeccanicacostruita nell’autunno caldo, che tanto dette perché di classe,ancora da rirealizzare? Insomma, il Maggio del 2019 fu,la Festa del Lavoro o la Festa dei Lavoratori?Festa della Repubblica fondata sul Lavoroo Festa della Repubblica dei Lavoratori?Per i caduti è sicuramente la festa ai lavoratori.Nel Maggio che verrà, ancora la stessa domanda:Vale di più il lavoro o il lavoratore?-Renzo Mazzetti- (1 Maggio 2019)
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