PREGHIERA DI APRILE
mercoledì, 24 aprile 2019
PREGHIERA DI APRILE
Appena alzati la preghiera, invece in Aprile, Bertolt Brecht: “Prima di tutto vennero a prendere gli zingari/ e fui contento, perché rubacchiavano./ Poi vennero a prendere gli ebrei/ e stetti zitto, perché mi stavano antipatici./ Poi vennero a prendere gli omosessuali/ e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi./ Poi vennero a prendere i comunisti/ e io non dissi niente,/ perché non ero comunista./ Un giorno vennero a prendere me/ e non c’era rimasto nessuno a protestare”. La recita termina così: “Se questo resta com’è/ siete perduti./ Il vostro amico è il cambiamento./ Il vostro compagno di lotta il dissidio”. Seguiva il particolare rosario con il triste bisbiglio della nera catena nazifascista: Arbeitsdorf Auschwitz Bardufoss Belzec Berg Bergen-Belsen Bolzano Bredtvet Breendonk Breitenau Buchenwald Chelmno Dachau Drancy Falstad Flossenburg Fossoli Fullen Grini Gross-Rosen Gurs Herzogenbusch Hinzert Jasenovac Kaufering Kaunas(Kauen) Koldycevo Klooga Langenstein Zwieberge Le Vernet Leopoli (L’viv) (KL Lublin) Malchow Maly Trostenets Mauthausen Mittelbau-Dora Mosbach Natzweiler Neuengamme Niederhagen Oranienburg Osthofen Plaszow Ravensbruck Riga-Kaiserwald (Mezaparks) Risiera di San Sabba (Trieste) Sachsenhausen Sajmiste Sobibor Stutthof (Alderney) Lager Sylt Theresienstadt Treblinka Vaivara Varsavia Westerbork. Fin dal suo avvento al potere, avvenuto nel 1933, il regime nazista aveva cominciato a realizzare una serie di strutture destinate a imprigionare e poi eliminare i cosiddetti “nemici dello Stato”. La maggior parte dei prigionieri, in quel primo periodo, era costituita da cittadini tedeschi: comunisti, socialisti, socialdemocratici, Rom, Testimoni di Geova, omosessuali, persone accusate di comportamenti ritenuti asociali o devianti. Queste strutture venivano chiamate “campi di concentramento” in quanto servivano a “concentrare” fisicamente i prigionieri in un unico luogo. Dopo l’annessione dell’Austria alla Germania, nel Marzo 1938, i nazisti cominciarono ad arrestare gli ebrei tedeschi ed austriaci e a imprigionarli nei campi di concentramento di Dachau, Buchenwald e Sachsenhausen. Dopo i violenti pogrom della Notte dei Cristalli (Kristallnacht) nel Novembre del 1938, i nazisti cominciarono ad arrestare in massa gli ebrei maschi adulti incarcerandoli nei campi per brevi periodi. Dopo l’invasione della Polonia, nel Settembre 1939, i nazisti costruirono diversi campi dove i prigionieri erano costretti ai lavori forzati e dove migliaia di loro morirono a causa della fatica, della malnutrizione o dell’esposizione alle intemperie. Durante la seconda guerra mondiale, la rete dei campi nazisti si ampliò rapidamente e, in alcuni di essi, i medici nazisti usarono i prigionieri come cavie per i loro esperimenti. Dopo l’invasione dell’Unione Sovietica, iniziata nel Giugno del 1941, i nazisti aumentarono il numero di campi destinati ai prigionieri di guerra, costruendoli accanto ai complessi già esistenti nella Polonia occupata, come ad esempio quello di Auschwitz. Il campo costruito vicino a Lublino, aperto nell’autunno del 1941 e conosciuto poi come il campo di Majdanek, fu destinato inizialmente a ospitare prigionieri di guerra e diventò un vero e proprio campo di concentramento nel 1943. Migliaia di prigionieri di guerra sovietici furono uccisi a Majdanek, o tramite fucilazione o asfissiati con il gas. Per realizzare la “soluzione finale” i nazisti costruirono diversi campi di sterminio in Polonia, il paese con la popolazione ebraica più numerosa. I campi di sterminio furono progettati con l’obiettivo di creare un’efficiente macchina per la eliminazione in massa dei prigionieri. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).
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