BUCO NERO

 

martedì, 21 maggio 2019

BUCO NERO

I papi, contemporaneamente principi territoriali dell’Italia, con tutte le caratteristiche proprie dei governanti di quel tipo, si caratterizzavano per gli intrighi, la mancanza di scrupoli, le venalità, l’ipocrisia; spingevano di continuo gli Stati italiani gli uni contro gli altri allo scopo di dominarli. La popolazione dello Stato pontificio era oppressa da un pesante carico tributario e da un intenso sfruttamento. Per le condizioni di miseria e di oppressione cui erano soggette le popolazioni, lo Stato pontificio poteva essere paragonato ai possedimenti spagnoli in Italia. Nel 1559 papa Paolo IV pubblicò per la prima volta un indice di libri proibiti, la cui lettura veniva punita con la morte, mentre numerose grandi opere della letteratura e della scienza vennero date alle fiamme. Nessun libro poteva essere stampato senza la speciale autorizzazione degli inquisitori. Pensatori avanzati e grandi dotti morirono sul rogo come Giordano Bruno, o furono imprigionati come Galileo Galilei. Frequenti furono i processi alle streghe, molte delle quali furono bruciate sui roghi. E il buco nero, c’era? C’è! (Ricordo da un racconto di Vasco).

BUCO NERO

La scoperta s’è fatta
una teoria è verità.
Buco nero
il capo pellerossa?
Macché!
Misterioso universo infinito.
Buco nero-bianco o giallo-verde?
Buco tondo-ovale o così e così?
Immagina il Medioevo o per lì
paura superstizione orrore.
Pensa e ripensa a quanto mai
quanti roghi mai accesi mai
al più progresso senza fuoco.
-Renzo Mazzetti- (12 Aprile 2019)

Vedi:

IGNORANZA CRIMINALE



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