VENEZUELA PETROLIO E COMPANY

mercoledì, 27 febbraio 2019

VENEZUELA PETROLIO E COMPANY

Venezuela, regione dell’America meridionale, fra il fiume Orenoco e la costa del mar Caraibico; è molto diversa dalla Palestina, dal Curdistan, dalla Catalogna e da altri Stati simili perché, possiede una parola chiave, una parola che per l’imperante capitalismo è maliarda: PETROLIO. Allora ecco la mano tesa degli Usa, armati e company. Ritorna alla mente la dittatura Jiménez. Antefatto: Rivoluzione popolare: La giunta di civili e militari assume il potere e decreta l’elezione del presidente a suffragio universale, aumenta la quota spettante allo Stato sul petrolio estratto dalle società straniere e porta, nel Dicembre del 1947, alle prime elezioni libere che elessero presidente lo scrittore Callegos. Pochi mesi più tardi un colpo di Stato, appoggiato dalle società petrolifere statunitensi ed effettuato da un gruppo di generali legati agli USA, defenestra Callegos e il dittatore Jiménez instaura uno dei più duri e funesti regimi di tutta l’America latina, scioglie i partiti politici, riforma la Costituzione attribuendosi poteri assoluti, esilia o fa sopprimere i suoi avversari, ripristina la pena di morte, i grossi proventi derivati dalle concessioni alle compagnie petrolifere straniere portano enormi benefici a un ceto privilegiato e ristretto ma gravissimi svantaggi, con aumento della povertà e alto costo della vita, alla popolazione. Passarono dieci lunghi anni prima che il dittatore venisse cacciato da una giunta democratica formata da tutti i partiti, da quello cattolico a quello comunista, dal socialdemocratico al liberale che ripristinarono l’originale Costituzione democratica. Oggi, nel febbraio 2019, per il petrolio, il Venezuela ritornerà ad un rimaneggiato Jiménez ? (Ricordo da un racconto di Rita).

UN FURTO IN CASA

Hanno rubato in casa di Anteo… povero Anteo…
è sconvolto, sembra invecchiato di dieci anni…
ha trovato la casa ridotta a un macello…
Io, dice Varo, ho messo l’allarme,
è dei migliori a livello mondiale, è israeliano…
loro, sulla sicurezza, la sanno più lunga di tutti…
Sì, certamente, interrompe Renatino…
come i nazisti con il gas…
Loro, con il concentramento dei palestinesi…
leggi, e porge la GAZZETTA DEL BARBIERE…
hanno il più del più degli allarmi… leggi-leggi:
concentrano anche i minorenni…
Ma tutti stanno dietro al Venezuela
e nessuno dice una parola per i palestinesi,
borbotta Foresto mentre insapona la barba a Paolo.
E per i curdi, e per i catalani, allora? interviene Alberto.
Mondo infame, di nuovo borbotta Foresto scuotendo la testa.
Karl, con tono solenne, sentenzia:Il libero sviluppo di ciascuno
è condizione per lo sviluppo di tutti.
-Renzo Mazzetti- (Sabato 16 Febbraio 2019)

Vedi:

SOTTO LA GONNA DEL PRETE



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