TAV E PONTE (SUD E NORD D’ITALIA)

domenica, 24 febbraio 2019

TAV E PONTE (SUD E NORD D’ITALIA)

Ai tempi del primo ventennio degli anni duemila, in piena dominazione del sistema mercato e della dittatura degli Spread, nel Mezzogiorno-Meridione-Sud d’Italia (sempre denigrato e depredato) era prevista la costruzione del ponte sullo stretto, costruzione poi cancellata perché, a conti fatti, venne ritenuta costosa, inutile quanto dannosa. Ebbene, nessuno disse nulla, anzi, la cancellazione del ponte sullo stretto di Messina fu da tutti apprezzata. Al Nord, di conserva, era prevista la TAV o il TAV e, anche se presentava tutte le ragioni, uguali o simili a quelle addotte per la cancellazione del ponte di Messina, quasi tutte le amministrazioni locali settentrionali e larghe fasce romanesche, in particolare i padroni e gli imprenditori, i sindacati omologati ai padroni o conformi ai poteri forti, la crema dei salotti bene e i nababbi d’ogni sorta, i poteri e la burocrazia europea, facevano un grande casino per fare in ogni modo e a tutti i costi l’opera. Fare, fare, fare: pensate un po’ come mai e perché. Perché le stesse logiche che permisero di non fare la costruzione del ponte di Messina senza colpo ferire erano sempre valide anche per non fare la TAV o il TAV e, come e perché, nordisti e amici, però facevano un grande casino per il TAV e per farla comunque e ad ogni costo? E, pensate un po’, che ai tempi della lotta di classe, una delle parole d’ordine era: “Nord e Sud uniti nella lotta” e che la “Questione meridionale” era, già dai tempi di Gramsci, posta alla seria attenzione di tutti. Invece con le disuguaglianze, enormemente aumentate nel primo ventennio degli anni duemila, e la degenerazione dell’umanità, si entrava nel periodo definito “sviluppo dei rischi oscuri e luttuosi”. (Ricordo da un racconto di Maya).

Premessa.
SPREAD!
I più forti, lasciate le clave più pesanti nella caverne,
si sono trasferiti nelle nuove abitazioni di città e campagne;
temono i colpi di testa del vecchio esercito fatto di popolo
e s'inventano il moderno mercenario altamente specializzato,
il militare al servizio di una Patria delle basi Nato d'Europa,
le agenzie internazionali per sporche guerre dagli interessi sporchi,
impensabili sporchi consumi di armi e smaltimento sporco;
fortificano il proprio capitale, corrompono anche il povero,
attraggono e ipnotizzano il possessore di qualche contante,
bombardano con angosce l'onesta ma debole cittadinanza,
aggrediscono, torturano e rapinano il risparmiatore,
perseguitano e plagiano il libero umano pensiero.
Gioco di borsa, gioco di borsa, gioco di borsa, gioco di borsa,
il gioco di borsa è il campione dei nuovi cavernicoli più forti;
mercati mercati mercati e gioco di borsa gioco di borsa,
mercati e gioco di borsa, mercati e gioco di borsa,
mercati fanno accapponare tutte le pelli di tutti i colori,
il gioco di borsa e mercati mai si trovano con le spalle al muro,
e sempre guadagnano, anche quando perdono vincono sempre,
e per guadagnare di più, del più più, lanciano il grido: Spread!
Spread! Spread! Spread! E' il loro grido di battaglia, spread!
Spread: vendetta contro la giustizia, contro il popolino.
Politicanti più dei politicanti, profittatori più dei privilegiati,
il popolo sovrano non paga più tutti i vostri debiti. (28 Settembre 2018).

Premessa due.
DISTRUTTORI UNIVERSALI (RECUPERO DELLO SPIRITO) Febbraio 2019:
Abbiamo costruito in ogni luogo,
murato lapidi mortali sopra tanti corsi d'acqua,
soffocato e disperso squisite fonti sorgive,
respinto le onde marine, sciolto ghiacciai maestosi,
tagliato boschi rigogliosi pieni di vita vegetale e animale,
trasformato le montagne in formaggio groviera.
Scapestrati predatori di casa nostra, ignoranti, cattivi,
cocciuti umani in progressiva disumanizzazione
con la sindrome dell'espansione e della conquista distruttiva,
seguaci del regresso, della folle velocità, dell'ignoranza complessa
con la semplificazione dell'istruzione.
Opere non più di bene
ma ancora di ulteriore criminale cementificazione
e assassine dell'ambiente naturale.
Eppure la edile realtà evidenzia l'esigenza di recupero,
di bonifica, di manutenzione dell'esistente abbandonato.
C'è molto lavoro da fare: pulizia, cura e ripristino dei corsi d'acqua,
dei boschi, del mare, dei monti, dei paesi e delle città,
dei ruderi abbandonati e nascosti dai roghi,
arrestare l'estinzione degli animali e scoprire lo spirito umano,
santo.
Ipocriti ignoranti incoscienti,
continueremo a murare nuove opere
e a costruire nuove grandi immense opere,
comunque?
Continueremo nella nostra mostruosa trasformazione in protesi elettroniche?

Denuncia.
PIZZI E CATENE (NO TAV E SIMILI)
Sapientemente truccate e belle arrivarono
(forse come ultima e disperata risorsa)
le cortesi ben istruite insipide vipere micidiali
le signore imprenditrici e professioniste eccellenti.
Lavoro lavoro lavoro e traforo traforo traforo
esse declamavano senza conoscere mai immaginare
il lavoro duro sofferto sulla terra alla pressa al montaggio
dove gli operai invitarono invano i padroni all'assaggio.
Quarantamila crumiri nella città operaia sfruttata
immeritata vostra vita agiata lussuosa disoccupata
lisce pelli bilingue arrotolate rozzi alleati biforcati
oppressori torturatori distruttori di beni naturali.
-Renzo Mazzetti- (6 Dicembre 2018).

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