PADRI (ARTISTA CINEMATOGRAFICA)

 

martedì, 27 novembre 2018

PADRI (ARTISTA CINEMATOGRAFICA)

Era, o no? Ma… forse… Settembre del ‘54? Comunque, si tratta di un padre democristiano che risaltava e fece notizia. Il “la” fu dato, o, forse non ricordo bene, però, ecco: Un padre munisce la giovane figliola, che si reca a fare l’artista cinematografica a Roma, di una lettera per l’amico influente. Il padre nella raccomandazione scrive che, premesso di essere un cattolico credente e praticante e democristiano in politica, evidenzio che ho un figlio medico, un altro alto ufficiale, e, in famiglia, possediamo diplomi e lauree prestigiose. Bisogna stare sempre vicini ai propri figli ed assisterli amorevolmente. Ma, purtroppo, tanti nostri figli hanno perduto l’innocenza e anche la fede. Il padre, che è un “duca”, non manca di mettere in risalto la nobiltà del suo lignaggio. (Ricordo da un racconto di Maya).

CINEMA
Per voi il cinema è spettacolo.
Per me quasi concezione del mondo.
Il cinema è apportatore di movimento.
Il cinema è rinnovatore delle letterature.
Il cinema è distruttore dell’estetica.
Il cinema è audacia.
Il cinema è uno sportivo.
Il cinema è diffusore di idee.
Ma il cinema è inferno. Il capitalismo ha offuscato i suoi occhi, riempiendoli d’oro. Abili imprenditori lo guidano per la manina lungo le strade. Ammucchiano denaro, smuovendo i cuori con soggettini piagnucolosi.
Ciò deve finire.
Il comunismo deve sottrarre il cinema ai guardiani che lo sfruttano.
Il futurismo deve farne evaporare l’acqua stagnante della lentezza e della morale.
Senza di questo noi avremo o la ”cecetka” importata dall’America o nient’altro che gli ”occhi con lacrima” dei Mozzuchin.
La prima cosa ci è venuta a noia.
La seconda ancor più della prima.
-Vladimir Maiakovskij-

Vedi:

GRUGNITO ANTIFASCISTA

PADRI NOSTRI

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