EXTRA VERGINE

 

giovedì, 29 novembre 2018

EXTRA VERGINE



Si può pensare che una bottiglia vuota è la testimonianza di una ubriacatura in atto o passata, invece è diventata un esempio di scorrettezza e di disonestà. Ecco il fatto che stimola alla riflessione: Una volta un tizio ricevette dalla Toscana in omaggio una particolare bottiglia d’olio nuovo extra vergine veramente speciale. Dopo il consumo il tizio consegnò il vuoto ad una persona amica perché lo riportasse alla proprietaria che si era dimostrata così tanto generosa, con la nascosta speranza che ritornasse nuovamente pieno. Dopo un bel po’ di tempo il tizio domandò alla persona incaricata della restituzione del vuoto del sublime olio se avesse assolto all’incarico ricevuto. Ma, con stupore e stizzita contrarietà si sentì rispondere di no. Perché? La bottiglia era di una forma particolare e tanto bella che l’ho tenuta per me. (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom).

STRAPPA E STAPPA
I mostri elaborati, sotto la luce del glorioso Simbolo,
misero allo specchio del sentimento ingannatore
(del carcere peggiore)
un altro capitolo di sevizia
e sberleffo del progresso, artificiali colori.
Poi,
sotto le radici sanguinanti soffocarono il Simbolo,
nell’ombra spuntò un misero ramoscello di un ulivo,
non certo quello del passato Diluvio.
E,
bravi,
eccelsi istruiti
(venduti o smarriti)
ci siete comunque cascati:
Il capitale strappa per la sua pace
un altro capitolo fondamentale
da aggiungere alla storia universale del Capitale.
Il Becero di turno stappa un’altra bottiglia,
ogni ubriacatura passa e riforma.
-Renzo Mazzetti- (6 Luglio 2017)

Vedi:

OPERAI (QUANTI DOVE E DA DOVE)


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