AUREOLATO

 

lunedì, 9 luglio 2018

AUREOLATO

 

 

Il giovane politico è un giocatore, svolge la sua attività nella sala d’albergo, in televisione, in rete, sui giornali. Utilizza prevalentemente la parola, ovvero gioco di parole: “Avete sbagliato bersaglio, ma io non ve la do vinta”; “Volete il congresso? Perderete ma continuerete a farmi del male”; “Loro non sono nostri alleati, sono la nuova destra”; “Destra? Sinistra? Io sono oltre, sono stato sconfitto, ma non per colpa mia”; “Non dobbiamo dividerci”; “Troviamo il rilancio”. Poi, dopo i numerosi interventi, il presidente dell’assemblea democratica, con grande sforzo, cerca la sintesi e tira le conclusioni: “ Iacta est alea”. Applausi, strette di mano e sorrisi, abbracci e baci. Tutto è bene quando finisce bene, tante parole per non dire niente, e, ad ogni modo, le risorse sono più che laute, la legislatura è appena cominciata, la vita da privilegiato assicurata. (Ricordo da un racconto di Therios).

 

CULO FRITTO

 

E’ certo che, nell’era della dittatura della moneta,

i sistemi impostati sono diventati autonomi

e quasi “umani”, ancora non procreano,

ma il lavoro è avanzato, in stato di buon funzionamento.

E… il cervello umano? ottimo per la frittura

con il contorno di carciofi di plastica fritti.

Oggi, domani per chi legge,

tutto questo sarà percepito come una contraddizione?

Paperone, santificato sugli Altari del Vitello d’Oro

in Piazze Affari, risorge dal deposito dei contanti e dei valori.

L’ordine pubblico, ben diretto, professionalmente addestrato

e altrettanto egregiamente equipaggiato, svolge il suo ruolo,

e, senza guardare in faccia a nessuno,

schiera l’elettricità della famosa sedia americana

nella piazza italiana e il culo del popolo brucia.

-Renzo Mazzetti-

(6 Luglio 2018)

Vedi:

 

PIZZA E BALLO (25 Giugno 2018)

 

FERRUCCI

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