domenica, 10 giugno 2018
RUOLI E POPOLO
L’onestà veniva invocata a squarciagola dal Popolo
disperato, e i governanti avevano la necessità di rinnovare i ruoli. Vitale era
riaffermare il decoro e la dignità, l’integrità morale e politica. L’onestà
professionale e intellettuale con la capacità e la volontà, (aldilà di ogni
intimo credo), dovevano ritornare ad essere autonome per costruire le solide
fondamenta sulle quali edificare i sogni sociali e le promesse elettorali, e
rispondere in solido alle aspettative del Popolo. Le esperienze dei servitori
dello Stato-Popolo e di tutta la competente burocrazia, dai Palazzi alle
Caserme, dagli Uffici alle Officine, dalle Scuole alle Università, tutti si
entusiasmarono nel contrasto, nell’armonia, nel dialogo, nella dialettica,
nella collaborazione attiva e vispa, tutti si cimentarono orgogliosamente per
il riscatto, (nella simpatia-empatia della propria identità), difronte al
mondo. Tutti lottarono per l’interesse generale… ma… cos’è codesta favola?
interrompe nonna Italia che ha portato il nipotino a tagliare i capelli. E’ il
diciotto nella dittatura finanziaria riportato dalla GAZZETTA DEL BARBIERE,
risponde Ascanio. Tempi brutti-tempi brutti, dice Foresto mentre asciuga i
capelli. Va be’… dammi la pagina dei cinema, chiede la nonna. (Ricordo da un
racconto di Bicefalo).
RIVOLUZIONARIE SPERANZE
Sulla pelle e nel sangue, disperazione, passione, amore,
i calli e i velluti, le rose e le spine, entusiasmi,
speranze, paure, solitudini, ingiustizie, rabbia,
fiumi, laghi, mari, monti, universi, spiriti compagni,
muovono nuove imprese, movimenti degli ultimi,
organizzati, nuove Internazionali dei Lavoratori,
nuovi Stati, Repubbliche del Popolo, segni divini.
-Renzo Mazzetti-
(7 giugno 2018)
Vedi:
DIVANO FUTURO (3 Giugno 2018)
OLISMO!
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