GRUCCIA DI LEGNO
martedì, 12 giugno 2018
GRUCCIA DI LEGNO
Il neonato inizia inconsapevolmente l’apprendimento per
vivere. Fasi di vita: prima, assistita; seconda, semi assistita; terza, con
autonomia dei fondamentali. Appena nati iniziamo a vivere da scolari della
prima infanzia, poi della fanciullezza, dell’adolescenza, della gioventù, della
maturità. L’apprendimento termina soltanto con la scomparsa della vita, e,
dopo, chissà. Ma, attenzione, non ci sono scorciatoie, cioè l’apprendimento non
può essere imprigionato in un recinto, se pur molto ampio. Già nel ‘10 un
poeta: “semplificare l’insegnamento nella scuola pubblica significa
moltiplicare l’ignoranza complessa”. Studiare è faticoso come vangare e forse
di più, diceva un contadino che sviluppava la propria cultura. Ai miei tempi, i
figli dei meno abbienti (non tutti) frequentavano la scuola di avviamento
professionale di 3 anni, e dopo, se volevi e se potevi, altri 5 per conseguire
una specializzazione, con buone possibilità di un lavoro dipendente o autonomo
di artigiano. Un esempio: le lezioni di falegnameria, orali in aula, pratiche
nella falegnameria. Una volta per compito di pratica: la gruccia (oggetto
formato da una lista orizzontale arcuata, con un gancio, usato per tenere
appesi i vestiti negli armadi). Azioni: a) progettazione; b) sviluppo modello di
cartone; c) esecuzione dell’oggetto in legno. ( Ricordo da un racconto di Tommy
detto Tom).
INTRODUZIONE
Vedo lontano una stella
e percepisco il suo richiamo.
Salto.
Mi proietto nell’infinito
e ai piedi non ho ali
né seggo sul sedile del missile.
-Renzo Mazzetti-
(Dal mio cranio dal mio cuore “10”. Pellegrini editrice,
Cosenza, Febbraio 1969)
Vedi:
POPOLO SOVRANO (25 Maggio 2018)
SEMPLIFICAZIONE
ISTRUZIONE
ISTRUZIONE DUE
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