DAL POPOLO E PER IL POPOLO
giovedì, 14 giugno 2018
DAL POPOLO E PER IL POPOLO
Il diciannovenne Marx scrisse un Epigramma intitolato ad Hegel. I = Poiché ho scoperto il sublime e ho colto meditando il profondo, /sono tronfio come un dio, mi ammanto nelle tenebre come lui. /A lungo ricercai e mi affaticai sul mare agitato del pensiero /ed ecco trovai il Verbo, cui mi tengo saldamente aggrappato. /II = Parole io insegno, ingranate in un meccanismo dannatamente confuso: /ognuno poi le ripensi come meglio gli pare. /Almeno non sarà più stretto da pastoie soffocanti, /poiché, come nel rombo di una cascata, che da un dirupo scroscia, /il poeta si finge parole e pensieri dell’amata, /e quanto egli stesso si finge gli appare reale, e ciò che sente ricrea, /così può chiunque succhiare il dolce nettare della sapienza. /In verità io tutto vi dico, poiché vi ho detto un bel nulla! /III = Kant e Fichte vagabondavano volentieri fra le nuvole: /cercavano lassù un paese lontano. /Io invece cerco soltanto di afferrare destramente /quanto ho trovato per la strada! /VI = Ci sian questi epigrammi perdonati, /se cantiamo di saggi fatali: /abbiamo studiato alla scuola di Hegel, /della sua estetica ancor non ci siamo… /purgati. ( Meditazione su: Hegel, Epigramma, anno 1837, di Karl Marx, Scritti politici giovanili).
LA NOSTRA
ESPERIENZA (parte da il “Saggio sui privilegi” di Sieyès)Per tutti coloro
che la sorte non ha condannati alla fatica,la società è
fonte pura e feconda di benessere, e il popoloche si crede il
più civilizzato si vanta anche di possederela migliore
società. Dove cercare la società migliore?Senza dubbio,
laddove gli uomini che si trovano
in reciproco
accordo possano liberamente unirsi e coloroche non concordino
altrettanto liberamente non aderirvi;laddove, in un
dato gruppo di uomini, i più posseggano
capacità e
spirito sociali, e la scelta avvenga tra lorosenza che
interferisca alcuna considerazione
estranea allo
scopo di quell'unione. I pregiudizi
relativi allo
status si oppongono dunque in tutto
a questo assetto
così semplice: quante padrone di casasono costrette ad
allontanare gli uomini più interessantiper un riguardo
verso i nobili privilegiati che tanto le annoiano!E' inutile
scimmiottare, nella vostra società tanto vantatae tanto mediocre,
questa eguaglianza di cui credetedi sentire
l'assoluta necessità: non è in qualche occasionepasseggera che gli
uomini possono mutare interiormentetanto da divenire
gli uni per gli altri ciò che sarebberose l'uguaglianza
fosse la realtà di tutta la vitaanziché un gioco
momentaneo. Il tema è vasto,io ho potuto
indicare solo qualche argomento.-Emanuel-Joseph
Sieyès-(Saggio sui
privilegi)
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