ALICATA = UOMO GIUSTO

 

venerdì, 15 giugno 2018

ALICATA = UOMO GIUSTO

Mario, diciannovenne, inizia a Roma nel 1937 dal giornale “Il piccolo”, poi, per antifascismo, è incarcerato a Regina Coeli. In quei tempi gli intellettuali non erano i damerini d’oggi con posizioni pecorine, né parlavano (metafora per intenderci) con quella erre-moscia simile al padrone demoncristiano, senatore a vita, cavalier di non lavoro de’ agnelli, il quale, al vecchio metalmeccanico è indelebile ricordo, ma soltanto moderni criminali politici dalla lingua biforcuta, traditori della classe operaia. (Ricordo da un racconto di Tirella).

 UOMO GIUSTO
L'uomo giusto è sempre felice,
e non c'è che una giustizia su questa terra:
l'amore e la fede nella ''vita''.
Per questo io fino ad oggi
sono stato sempre ''felice''
e spero e credo che lo sarò sempre.
Questo è il mio misticismo:
non ti lasciare ingannare
se ti vogliono dire
che questi sono bei sogni ''di gioventù'',
ma che la vita ... .
Io
meglio degli altri
sono convinto che questa mia ''filosofia''
è una filosofia di ''gioventù''.
Ma sono anche convinto
che proprio la ''gioventù''
è la stagione nella quale l'uomo
è più vicino alla giustizia e alla felicità
(cioè alla ''verità''),
perché è quella in cui gli è più facile
restare fedele alla sua ''forza vitale''.
E che l'uomo è perduto
proprio quando non sa più essere ''giovane'',
e comincia a disprezzare la verità
chiamandola un sogno di gioventù.
Si può morire giovani
anche a novant'anni
e vecchi a venti.
Che io mi conservi giovane,
che anche a cinquant'anni,
conservi intatto il mio sogno ''di gioventù'',
''di felicità''.
-Mario Alicata-

Vedi:

ELITRA E CLIC (5 Giugno 2018)

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