SPIRITI FECONDI

 domenica, 1 aprile 2018

SPIRITI FECONDI

Dalla Liberazione sbocciarono tanti bambini, alloggi popolari, case private e del popolo; le cantine si riempirono di piccioni, dietro gli orti con cetrioli, insalata, pomodori, galli e galline; l’argento vivo diffuso sprizzava entusiasmo; nei 18 alloggi popolari vivevano 15-17 coppie con 34 bambini di cui 18 femmine e 16 maschi e, tolti i due o tre anziani, due figli nati da ogni coppia. Il reduce, il sopravvissuto, la vedova di guerra, divennero preziosa essenza feconda di vita appassionata ritornata libera, umana, giocosa, rinata nelle pubbliche intimità socializzanti. (Ricordo da un racconto di Rita).

 

 

Liana e Renzo.

 SULL’ARNO * (parte)
Andate da un’altra parte!
Le mamme arrabbiate urlarono:
il pallone, a forte velocità, era piombato in mezzo a loro,
schizzando la sabbia dappertutto; con gesti bruschi,
una scuoteva i pezzi di stoffa che sarebbero diventati un pantalone;
un’altra, tomaie quasi dei sandali da donna;
nonna Maria si era alzata in piedi, appoggiata la cesta mezza costruita,
raccolta la palla, urlava: ve la taglio! Ve la taglio!
-Renzo Mazzetti-





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