NELLA FORESTA NERA

 

venerdì, 2 marzo 2018

NELLA FORESTA NERA

Il miglioramento morale e materiale della sorte di tutti, attraverso il libero concorso e l’associazione fraterna d’ognuno, creare società operaie di produzione, le officine nazionali appoggiate e sostenute finanziariamente dallo Stato: un nuovo Stato democratico senza violenza, per introdurre le riforme necessarie per eliminare la concorrenza assassina e per assicurare a tutti lavoro e abbondanza… (è ciò che Gabrio legge ad alta voce sulla GAZZETTA DEL BARBIERE) ma Eligio, con un gesto spazientito della mano lo interrompe e poi declama: il sistema mercato, nell’era della dittatura del capitale finanziario, è (ripete E’) per i lavoratori e i cittadini normali, un sistema di sterminio di massa. Foresto (terminato di asciugare i capelli di Ascanio) prende la spazzola e sentenzia: la legge del più forte produce sciagure. Teresina (che aspetta il turno per il taglio di capelli al nipotino che gioca sul cavallino a dondolo) dice: siamo diventati feroci cannibali nella foresta nera. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

PRIVATIZZAZIONI E RISPARMIO ENERGETICO
 Nei periodi di crisi economica molte sono le vie di uscita;
 una può essere quella di ridurre i cittadini a sudditi nella miseria non solo economica.
 Questa è la via intrapresa da quei governanti che vogliono diventare monarchi assoluti;
 un’altra è quella della giustizia che prevede la possibilità per tutti di lavorare
 secondo le proprie capacità e volontà, naturalmente con la garanzia del mantenimento
 e sviluppo dell’occupazione nella sicurezza.
 Per questo non dobbiamo, in particolare nel settore ambientale
 e nella ricerca energetica, regalare e sprecare risorse pubbliche
 per favorire strutture private create ad hoc definendole opportunisticamente ONLUS.
 Questa è concorrenza sleale nei confronti dei servizi pubblici
 e delle attività private di servizio, artigianali e industriali.
 E’ facile vincere facile!
 E vincere solamente per il proprio personale, singolo, privato tornaconto!
 Sono queste degenerazioni che contribuiscono a formare l’orrore
 e non permettano alla società di evolvere.
 Vi sono miliardi di persone che soffrono alle quali non viene data nessuna possibilità,
 neppure di un modesto lavoro dipendente, che non conoscono serenità e tanto meno fratellanza.
 Tutto questo fa perdere credibilità e speranza nei cittadini
 i quali rischiano di non riconoscersi più nelle istituzioni
 che dovrebbero sollecitare la partecipazione democratica
 garantendo a tutti uguali possibilità.
 L’attività pubblica con le proprie professionalità
 ha grandi capacità e potenzialità di produrre idee e concrete innovazioni
 che sarebbe un crimine sociale e politico non incentivare.
 Per esempio la questione energetica, le emergenze ambientali e occupazionali
 possono rappresentare una opportunità per mettere in pratica semplici soluzioni
 per la riduzione degli sprechi energetici che consentirebbero di migliorare l’ambiente,
 riducendo la esposizione agli inquinanti atmosferici e,
 abbassando i costi di produzione di superare crisi occupazionali.
 La necessità di conseguire un obiettivo che può sembrare irraggiungibile,
 quale quello posto dal Protocollo di Kyoto,
 determina la possibilità di seguire decisamente due strade;
 la prima: una ricerca di soluzioni nuove per energie alternative
 che può avere tempi medio-lunghi, con il rischio di dissipare gli incentivi
 senza conseguire l‘obiettivo nei tempi dovuti;
 la seconda: incentivare soluzioni che privilegiano il RISPARMIO ENERGETICO
 altrettanto innovative, credibili e adottabili da tutti, in tempi brevi
 e con maggiori potenzialità di raggiungere l’obbiettivo.
 E’ ovvio che non deve essere realizzato nessun progetto
 a questo punto improponibile e funesto che preveda l’utilizzo dell’energia nucleare.
 Quindi non devono essere accantonate le energie alternative,
 anzi devono essere rese più efficienti;
 mentre deve essere data assoluta priorità al RISPARMIO ENERGETICO.
 -Renzo Mazzetti-
(Lunedì, 3 agosto 2009)


Vedi: IL BELLO (23 Febbraio 2018)


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