IL COMPITO DI ORESTILLO

 

martedì, 27 marzo 2018

IL COMPITO DI ORESTILLO

Albertino rovista tra i compiti fatti a casa e tira fuori quello di Orestillo; inizia a leggere: La fondamentale e originaria funzione delle banche consiste nel servire da intermediario nei pagamenti; quindi le banche trasformano il capitale liquido inattivo in capitale attivo, cioè produttore di profitto, raccogliendo tutte le rendite in denaro e mettendole a disposizione. Man mano che le banche si sviluppano, si trasformano da modeste mediatrici in potenti monopoliste. Tutto ciò costituisce uno dei processi fondamentali della trasformazione del capitalismo in imperialismo capitalista. Si forma una fitta rete di banche in tutto il paese. Nella socializzazione dell’economia capitalistica le casse di risparmio e quelle postali cominciano a fare concorrenza alle banche. Ogni banca è una borsa, e questo avviene in rapporto a quanto è più grande la banca e più progredita è la concentrazione dell’industria bancaria. Con l’intensificarsi del processo di concentrazione cresce la dipendenza dell’industria dai gruppi bancari. I fatti mostruosi che riguardano il mostruoso dominio dell’oligarchia finanziaria avvengono in tutti i paesi. Si dimostra inutile il tentativo di democratizzare il possesso di azioni e la democratizzazione del capitale. Per il vecchio capitalismo, sotto il pieno dominio della libera concorrenza, era caratteristica l’esportazione di merci; per il più recente capitalismo, sotto il dominio dei monopoli, è diventata caratteristica l’esportazione di capitale. Si evidenzia la posizione di pochi paesi più ricchi nei quali l’accumulazione del capitale ha raggiunto dimensioni gigantesche con eccedenza di capitale. Se il capitalismo fosse in grado di sviluppare l’agricoltura e potesse elevare il tenore di vita delle masse popolari che, nonostante i vertiginosi progressi tecnici, vivacchiano dappertutto nella miseria e nella fame, non si potrebbe parlare di un’eccedenza di capitale. Ma, in questo caso, (sottolinea Lenin) il capitalismo non sarebbe più tale, perché tanto la disuguaglianza di sviluppo che lo stato di affamamento delle masse sono essenziali e inevitabili condizioni e premesse di questo sistema della produzione e della concorrenza nel mercato mondiale. Fino a che il capitalismo resta tale, l’eccedenza dei capitali non sarà impiegata a elevare il tenore di vita delle masse del rispettivo paese, perché ciò comporterebbe diminuzione dei profitti dei capitalisti. Albertino termina la lettura con un plauso rivolto a Orestillo per la sintetica chiarezza, poi dice: è tardi, stasera niente compito a casa, ma riposo e svago pasquale. Compagne e compagni, buona Pasqua e buonanotte! (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).

[ PROFITTO ]
Masse di operai
addensate nelle fabbriche
ricevono una organizzazione militare.
Come soldati semplici dell’industria
vengono sottoposti alla sorveglianza
di una completa gerarchia di ufficiali e sottufficiali.
Non sono soltanto gli schiavi del capitale
sono tutti i giorni e a tutte le ore
gli schiavi della macchina, del sorvegliante
e soprattutto del singolo padrone.
Questo dispotismo è tanto più misero,
odioso, esasperante,
quanto più proclama apertamente il profitto
come suo scopo finale.
-Marx – Engels-

Vedi: IL MONDO CAPOVOLTO (18 Marzo 2018)

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