CAPO QUO

 

martedì, 30 gennaio 2018

CAPO QUO

C’era una volta il capo popolo che, per intelligenza, istruzione e per forza fisica, si ergeva ponendosi alla testa del popolo. Poi, visto che il popolo aveva conquistato il potere, ebbe inizio la sua criminalizzazione. Scomparvero i capi popolo e le grandi manifestazioni di popolo. Scomparvero anche alcune “espressioni” con la parola “popolo”. Esempio è il “populismo” per non parlare del famoso canto: “avanti popolo alla riscossa”. Il popolo, condannato all’oblio, sostituito con “cittadini” o, genericamente, con “italiani”, perse la capacità di diventare classe dirigente. Lo status quo si avvalse del capo quo per la difesa completa dei palazzi dei poteri. (Ricordo da un racconto di Irina).

LA CANZONE DEL DISOCCUPATO
Non voglio i tuoi soldi, mister
Non voglio il tuo anello di brillanti;
Voglio solo il diritto di vivere, mister;
Restituiscimi il mio posto.
Non voglio la tua Rolls-Royce, mister
Non voglio il tuo elegante panfilo;
Voglio solo cibo per i miei figli;
Restituiscimi il mio posto.
Abbiamo lavorato per costruire questo paese
Mentre tu te la godevi in mille divertimenti;
Tu hai rubato il nostro lavoro, mister
Ed ora i nostri figli soffrono freddo e fame.
Se ti va, di’ pure che sono uno scemo, mister
Chiamami pure verde, blu o rosso
Ma di una cosa sono sicuro, mister:
I bambini affamati devono mangiare.
Prendi i due vecchi partiti, mister:
Fra loro non c’è differenza;
Ma con un Partito di operai e contadini
Noi vedremo libero il nostro popolo.
(canzone americana anni 1950 di Anonimo)

 Vedi: LA LIBERTA' DI VIVERE (18 Gennaio 2018)



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