LA MORTE VIVENTE
venerdì, 22 settembre 2017
LA MORTE VIVENTE
La materia vivente è sotto l’attacco dell’alienazione (stato
in cui si trova una persona che ha la sensazione di essere isolata e percepisce
i propri pensieri e sentimenti, l’ambiente in cui vive e la propria cultura
come elementi estranei, in cui non si riconosce. Se questa condizione persiste,
la persona peggiora fino a raggiungere uno stato di totale dissociazione dalla
realtà con la crisi d’identità). La causa principale è l’atrofia (riduzione
delle dimensioni o della normale attività di una parte del corpo umano).
Perciò, se il cervello non si allena memorizzando, non avrà ricordi e la bocca
non parlerà, l’orecchio non udrà, il pensiero si estinguerà. L’essere umano
diventerà schiavo dell’ignoranza e di una macchina senza cuore, sangue,
spirito. L’umanoide non sarà una macchina che diventa quasi umana, ma l’uomo
che si trasforma in una macchina perdendo la sua peculiare fantasia e i propri
sentimenti. Pensiamo a: “creati a Sua immagine e somiglianza”. (Ricordo da un
racconto di Ariella).
U M A N O I D I
Agli inizi dell’era tecnocratica
avvenne il periodo mediano.
Così definito fu quel tempo
della brutale mutazione umana.
Quotidiano il gioco delle parti
dava le proprie rappresentazioni.
I media normali e sopranormali
coinvolgevano somministrando illusioni.
Dibattiti nei confronti con vane parole
tra insipide cosiddette destre e sinistre.
Non più rappresentanti del popolo
ma falsi attori di spot pubblicitario.
Con le primarie come la democrazia
tutta la realtà divenne metafora vivente.
Il gioco degli strozzini con i differenziali
nelle borse schiacciò gli stati sovrani.
Il tiranno sistema mercato micidiale tumore
con le monete e le valute avviò la mutazione.
-Renzo Mazzetti-
(sabato 7 luglio 2012)
VEDI:
BANANA E PENSIERO (5 Settembre 2017)
LE MACCHINE NON PENSERANNO PER NOI (15 Ottobre 2012)
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