UN TRENO DI MITI

 

venerdì, 14 luglio 2017

UN TRENO DI MITI

Una ventina di secoli prima dell’era cristiana Ammurabi si proclamò re dell’universo. Marduk pretese di essere il capo della signoria del mondo. Le radici della religione non vanno cercate nella ragione e nella morale, ma nelle condizioni economiche e sociali degli uomini e nel loro sviluppo da un tipo di società ad un altro. Il vecchio dio di Babele non ha iniziato ad aspirare alla monarchia celeste prima che il re Ammurabi non avesse avanzato le sue pretese. I conflitti tra città e città e tra nazione e nazione, creavano conflitti anche tra gli dei. Anteriore al trionfo di Marduk si trova l’eroe Gilgamesh, il quale, vagando alla ricerca dell’immortalità, incontra il suo vecchio antenato che gli racconta il diluvio universale: Un concilio di dei aveva deciso di distruggere con una grande inondazione la città di Shuruppak e perciò fu consigliato a Utnapishtim di fabbricare una nave nella quale potesse entrare la sua famiglia, i suoi servi, gli animali e vari artigiani. Quando il lavoro fu ultimato, si scatenò la tempesta e piovve per sette giorni e sette notti. Quantità inimmaginabili d’acqua ricoprirono la Terra e tutti gli esseri viventi morirono. Dopo le acque si abbassarono e la nave s’arrestò sul monte Nisir. Sei giorni dopo, l’eroe mandò fuori una colomba, non trovando terra su cui posare, la colomba fece ritorno alla nave e lo stesso avvenne con una rondine. Il corvo, invece, vede che le acque si sono ritirate, trova da mangiare e non torna più. Utnapishtim abbandona la nave ed offre libazioni e sacrifici agli dei. La storia di Noè è un rifacimento letterario del mito babilonese. Lo studio della storia antica e recente, acquisire massime conoscenze, equivale a vaccinarsi contro i miti e le novelle recitate dal galletto di turno che sul treno cerca l’immortalità. (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom).

 IL BOVE (parte) 
T’amo, o pio bove; e mite un sentimento 
Di vigore e di pace al cor m’infondi, 
O che solenne come un monumento 
Tu guardi i campi liberi e fecondi,
………………………………………………. 
-Giosue Carducci-
 

Vedi:    UN BRINDISI (23 Giugno 2017)

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