LA BORSA

lunedì, 10 luglio 2017

LA BORSA

La Borsa rappresentava un elemento secondario nel sistema capitalistico; era il luogo dove i capitalisti si sottraevano l’uno all’altro i capitali accumulati, ed interessava direttamente gli operai soltanto come nuova dimostrazione dell’universale azione corruttrice dell’economia capitalistica, dove la predestinazione, il caso, decideva della salvezza e della dannazione, della ricchezza, del piacere e della potenza, della povertà, della privazione e della servitù. Difatti: Gioco in Borsa. Poi, l’accumulazione si è sviluppata e non poteva essere totalmente impiegata nell’allargamento dell’impresa e tanto meno in investimenti di pubblico interesse e di progresso sociale. Le industrie, l’agricoltura e le attività commerciali si trasformarono in imprese azionarie. Iniziò il divertimento ad occupare dei posti poco faticosi di direttori o di membri del consiglio d’amministrazione di società. Difatti: Boiardi, perciò si costituisce una aristocrazia finanziaria, una nuova categoria di parassiti nella forma di escogitatori di progetti, di fondatori e di direttori che sono tali semplicemente di nome; tutto un sistema di frodi e di imbrogli che ha per oggetto la fondazione di società, l’emissione e il commercio di azioni. E’ produzione privata senza il controllo della proprietà privata. Facendo astrazione dalle società per azioni – che sono l’annullamento dell’industria privata capitalistica sulla base del sistema capitalistico stesso, e distruggono l’industria privata a misura che esse si ingrandiscono e invadono nuove sfere di produzione – , il credito permette al singolo capitalista o a colui che è tenuto in conto di capitalista, di disporre completamente, entro certi limiti, del capitale e delle proprietà altrui, e per conseguenza del lavoro altrui. Questi faccendieri si appropriano della proprietà sociale e il credito attribuisce loro sempre più il carattere di cavalieri di ventura. Il sistema creditizio affretta lo sviluppo delle forze produttive e la formazione del mercato mondiale, che il sistema capitalistico di produzione ha il compito storico di costituire, fino a un certo grado, come fondamento materiale della nuova forma di produzione. Il credito affretta al tempo stesso le eruzioni violente di questa contraddizione, ossia le crisi e quindi gli elementi di disfacimento del vecchio sistema di produzione. Ecco i due caratteri immanenti al credito: da un lato esso sviluppa la molla della produzione capitalistica, cioè l’arricchimento mediante lo sfruttamento del lavoro altrui, fino a farla diventare il più colossale sistema di gioco e d’imbroglio, limitando sempre più il numero di quei pochi che sfruttano la ricchezza sociale; dall’altro lato esso costituisce la forma di transizione verso un nuovo sistema di produzione. (Meditazione su: La borsa, Libro III, Il capitale di Karl Marx).

 F  A  C  C  E  N  D  I  E  R  E
 Quanti e quali segreti
 custodisce il faccendiere?
 Rapporti privilegiati
 con importanti personaggi.
 Governi vicini e lontani
 diversamente tremano uguali.
 Grandi personalità
 mediano il gioco dell’appalto.
 Soldi sporchi e spudorati
 per i silenzi sbranati.
 Tangenti criminali riciclate
 in meschine operazioni commerciali.
 Capitali incalcolabili
 nei paradisi fiscali nascosti.
 Il capitalistico sistema mercato
 borioso esalta l’inumano.
 Affari mondiali
 beffardi affossano gli ideali.
 -Renzo  Mazzetti- (2012)

Vedi:   DESCRIZIONE VITALE (21 Giugno 2017)



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