LA SANA FOLLIA

 

sabato, 10 giugno 2017

LA SANA FOLLIA

Per i giovani stare svegli la notte è stato sempre di moda. Ai miei tempi, invece di andare a dormire a un’ora “decente”, ci recavamo in pizzeria, si mangiava bevendo una birra media, si dicevano e si facevano tante bischerate, sempre in allegria. Ademaro (uno dei tanti esempi) una volta si prese una forchettata sul dorso della mano mentre tentava di carpire uno spicchio di torta ai bischeri. Tutti fumavamo sigarette di tabacco biondo, si scriveva sulle strade e suonavamo i campanelli delle abitazioni. Andavamo a letto ben “cotti” e, alla mattina, le nostre madri santificavano la giornata con la cocciuta pazienza e forza fisica con cui riuscivano a buttarci giù dai letti. La nostra era quella sana follia che viveva cosciente la realtà. Eravamo comunque sempre presenti con giovanile allegria. Rimanere sempre coscienti della nostra incoscienza, rendeva l’irriverente indipendenza ancor più gustosa, ci costava poco e nulla era buttato via. (Ricordo da un racconto di Rita).

 

L’EROINA (parte)

 

…………………………….

 

L’eroina non è fata né mago

 

ma semplice orrido suicidio

 

e non vale la pena

 

darsi sogno in quell’angoscia

 

perché nell’artificiale l’umano scompare

 

e il loro sporco mondo s’ingrassa

 

ingollando sporca carta moneta.

 

……………………………………….

 

-Renzo Mazzetti-

 

Vedi:   CIEMME (17 Maggio 2017)

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