CIEMME
mercoledì, 17 maggio 2017
CIEMME
Una lode all’umanità oggi mi consola, quella della
dialettica del compagno Brecht. Egli inizia che l’ingiustizia oggi cammina con
passo sicuro; rimarca che gli oppressori si fondano su diecimila anni; afferma
che la violenza garantisce così com’è, così resterà, la sofferente umanità.
Nessuna voce risuona tranne la voce di chi comanda sui mercati. Gli oppressi
rassegnati dicono: quel che vogliamo non verrà mai; i rossi: Chi è ancora vivo
non dica: Mai! Quel che è sicuro non è sicuro. Com’è, così non resterà. Quando
chi comanda avrà parlato, parleranno i comandati. Chi osa dire: Mai. A chi si
deve, se dura l’oppressione? A noi. A chi si deve, se sarà spezzata? Sempre a
noi. Chi viene abbattuto, si alzi! Chi è perduto, combatta! E sperammo nei
nostri nuovi idoli e, prosegue il sognatore del tremila dopo Cristo, idoli
furono e l’ignoranza li nominò idoli unici, tutti quei singoli autonomi
fantasiosi, sognatori dagli occhi aperti che, lottando per restare umani,
generavano dirigenti. Il sapere non è il prodotto lordo di una nazione,
inconcepibile in una Patria. Poi ci potrà essere, per chi studia Filosofia, la
ricerca dei Perché, nota bene (N.B.): Perché nelle Università non viene
promosso, ma è addirittura ostacolato, lo studio della Filosofia? Come mai
(ciemme)? (Ricordo da un racconto di Rita).
PROTAGONISTI
Perché morire senza la vita?
Nel tutto che ti s’avanza
nel presente sei già futuro
proiettato dalla profondità
dei sentimenti fraterni perenni
non trovi l’albagiosa versione
ma la concretezza delle verità.
La battaglia umana diventa realtà
perché della dignità porta l’impronta
di una vita discussa e lottata.
E per le “lacrime amare
inghiottite dagli occhi lontano guardanti”
Stringi la mano e sferra il pugno!
E il cuore già batte più forte
e le gambe già corrono lontano.
Ma è qui
che l’avvenimento di vita assume
dove l’occhio dall’alto più non vede
negli orizzonti dell’intimo indomito
sofferente e uguale nelle aspirazioni
figura di sommi capi protagonisti.
-Renzo Mazzetti-
(Verso Levante. Poesie del mio autunno caldo. Bologna 2009)
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