MANGIA CULTURA
venerdì, 31 marzo 2017
MANGIA CULTURA
Nell’era tecnocratica della dittatura finanziaria la meschina tragedia delle parti recitava il governo di servizio. Il popolo minaccioso urlava: ”Traditori! Venduti!” agli onorevoli prima nemici diventati poi ministri uniti. Alle larghe intese governative, sorprese nel ristorante, il popolo rabbioso a squarciagola cantava: ” … che te vada per traverso … che te vada per traverso … ”. Che te vada per traverso è il titolo della poesia che riferisce delle spontanee manifestazioni di protesta, in particolare l’episodio del 24 Aprile 2013 a Roma davanti al ristorante dove il ministro Franceschini era seduto. (Ricordo da un racconto di Rita).
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