IL SALUTO ROMANO

IL SALUTO ROMANO                                        SABATO  11  FEBBRAIO  2017   h. 17,26.

 



(foto: LA CROCEFISSIONE DI BERLINGUER DI FORATTINI)

 

Ricordo Spartaco, gladiatore trace, sconfitto da Crasso nel 71 avanti Cristo, i suoi 600 compagni schiavi ribelli, diventati esseri umani nella lotta, inchiodati sulle croci. Ricordo la crocefissione di Gesù, ricordo i martiri, cristiani e di altre fedi religiose e politiche, perseguitati, torturati, massacrati. Il saluto romano ne fu la figurata causa, il fascismo, in ogni sua forma, replica e causa d'ogni onta. Ricordo la lettera del 1941 del Dr. Pokorny: “... mi sento in dovere, nella mia qualità di Commissario del Reich per la razza tedesca, di esporvi ... l'idea che i tre milioni di bolscevichi attualmente prigionieri in Germania potrebbero sterilizzarsi in modo tale da utilizzarli come lavoratori senza che essi possano riprodursi, apre delle vaste prospettive”. Ricordiamo sempre la causa fondamentale degli orrori. Chi, osannato dal popolo con il festante saluto romano, la guerra proclamò? (Ricordo da un racconto di Rita).

 LA STORIA DI SPARTACO    (parte)

Nella terra che di Spartaco
vide il brando lampeggiar
gl'italiani ognor tentarono
le catene di spezzar.
Il geniale popolo,
proletario indomito,
che dai Gracchi a Gramsci
tanti eroi vantò
or s'aderge ed emula
il fratel sovietico.
La Moscova al Tevere
lancia un vibrante urrà!
( Sull'aria della canzone Mosca giovane, musica di Listov)
 

Vedi:   IL COMPAGNO COMMERCIANTE   (31 Gennaio 2017)

 

 

 

 

 

 

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