domenica, 30 aprile 2017
FRA’ FRANCESCONE
Nella piana di Portella arrivarono i lavoratori con le
carriole e le falci, le teste coperte dai berretti. Tra quei monti era sereno
ma apparve la banda del bandito Giuliano con le fucilate. Tutti guardavano se
arrivava un temporale. Quei terreni abbandonati con il sangue venivano
seminati. La banda di Giuliano scatenava la tempesta. Caddero i berretti e gli
scialli tra i cavalli. Piene di sonno anche le mule finirono all’altro mondo.
Tutti scapparono in mezzo ai sassi, ma miravano troppo bene quei servi
delinquenti. Vieni, tocca a te, interrompe Foresto scuotendo l’asciugamano.
Ascanio, preso dalle mani di Eligio il giornale “Gazzetta del Barbiere”, scorre
le pagine e poi, piegato bruscamente il doppione, legge: “Meglio non credere
che essere un falso credente, un’ipocrita”. Fra’ Francesco… Francescone!
(Ricordo da un racconto di Bicefalo).
VIENI O MAGGIO (canzone)
Vieni o maggio t’aspettan le genti
ti salutano i liberi cuori
dolce Pasqua dei lavoratori
vieni e splendi alla gloria del sol.
Squilli un inno di alate speranze
al gran verde che il frutto matura
alla vasta e nostra fioritura
in cui freme il lucente avvenir.
Disertate falangi di schiavi
dai cantieri dall’arse officine
via dai campi su dalle marine
tregua tregua all’eterno sudor.
Innalziamo le mani incallite
che sian fascio di forze fecondo
noi vogliamo redimere il mondo
dai tiranni dell’ozio e dell’or.
Giovinezze dolori ideali
primavere dal fascino arcano
verde maggio del genere umano
date ai ciechi il coraggio e la fe.
Date fiori ai ribelli caduti
con lo sguardo rivolto all’aurora
al gagliardo che lotta e lavora
al veggente e poeta che muor.
Date fiori ai ribelli caduti
con lo sguardo rivolto all’aurora
al gagliardo che lotta e lavora
al veggente e poeta che muor.
-ANONIMO-
Vedi:
RU E DIAVOLI (7 Aprile 2017)
UN MAGGIO VERO (30 Aprile 2014)
BANDITO PERPETUO (1 Maggio 2013)
PRIMO MAGGIO (27 Aprile 2010)
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