IL GALLO NEL POLLAIO
sabato, 11 marzo 2017
IL GALLO NEL POLLAIO
Renzino, colato un nuovo lingotto nello stampo di nuove parole “signore e signori”, cercava la rivincita. Per riconquistare il Partito e il Governo partiva dal futuro con un nuovo inizio. Come fondamento dell’azione politica lanciò la sua nuova immagine avvincente di nuovo erede futurologo. Nei comizi spiegava: erede è chi rinnova in sé qualità di chi lo ha preceduto e ne continua l’attività, mentre futurologo è lo studioso che, sulla base di dati scientifici, ipotizza le condizioni di vita e sociali dell’umanità nel futuro. Il babbo Renzone, nelle conferenze stampa, spiegava: Il carattere di mio figlio assomiglia tutto a quello di mia suocera, ma che volete, è nato così. Poi sottolineava che, per quanto riguarda la capacità politica, sicuramente assomiglia tutto a suo padre. La mamma raccontava alle amiche che suo figlio era molto bello, sano e vitale, però tanto difficile e bizzoso. La sera, anche se cadeva dal sonno, non voleva mai andare a letto. L’inventava di tutti i colori per non fare quello che gli chiedeva di fare. Faceva delle bizze incredibili, si buttava per terra, urlava e tirava calci. Lui giocava molto, gli piaceva apparire nelle televisioni e sui giornali, scrivere cinguettando come un usignolo, fare il capo di tutto e di tutti, il gallo nel pollaio. (Ricordo da un racconto di Vasco).
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