L'IERI E IL DOMANI

L'IERI E IL DOMANI                                       LUNEDI'  13  FEBBRAIO  2017   h. 11,14.

 


RONTA

 

L'IERI E IL DOMANI   

France Anatole, pseudonimo di Thibault, Premio Nobel per la letteratura, scriveva che i vecchi tengono troppo alle loro idee, ecco perché gli indigeni delle isole Figi ammazzano i loro vecchi genitori per facilitare il cammino del progresso mentre noi lo ritardiamo facendo coi vecchi delle Accademie. L'anziano assume l'atteggiamento presuntuoso, si mette in cattedra, si erge a pedagogo infallibile, non considera che le sue esperienze e i risultati che ha raggiunto sono semplici tappe che possono servire come premessa ad ulteriori progressi ma, dogmaticamente, ne fa dei veri e propri traguardi. Il vecchio si sente un saggio, si scandalizza ed è ostile verso i tentativi e gli sforzi di oltrepassare i risultati raggiunti che tentano di rompere gli schemi ingessati, di aprire nuovi orizzonti. Il rinnovamento delle idee, delle formule sociali, del costume, diviene oggetto di una sprezzante condanna o di un indulgente compatimento fatto con il tono delle persone smaliziate. Ma esistono anche una presunzione e un dogmatismo giovanili. Il giovane, spinto dal suo generoso entusiasmo rinnovatore, tende a non tener conto di quello che si è fatto e pensato prima di lui. La sua indifferenza, che è spesso alla base di una carenza di senso storico, lo induce ad una contrapposizione troppo astratta tra l' ieri e il domani, fra il “nuovo” e il “vecchio” e lo porta facilmente a cadere vittima delle insidie della demagogia [pensiamo e riflettiamo al “largo ai giovani” del fascismo!]. Gli insegnamenti del passato, che nei racconti dei vecchi hanno uno dei capisaldi più importanti, non vanno né sopravvalutati né trascurati; vanno semplicemente utilizzati, con equilibrato spirito critico e fin dove ciò è possibile, quali elementi per una nuova costruzione. (Ricordo da un racconto di Ariella).

 IL FUTURO DEI GIOVANI
Il futuro dei giovani
si realizza nella qualità
del loro presente.
-Renzo  Mazzetti-
(29 dicembre 2012)

 Vedi:   LA DITTATURA DELLA DEMOCRAZIA   (2 Febbraio 2017)  

 

 

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