MISERA NOTIZIA

venerdì, 20 gennaio 2017

MISERA NOTIZIA

Nel basso impero della sinistra del dopo comunista, la televisione fiorentina diffuse la notizia della ricorrenza dell’assassinio di un gendarme. L’annunciatrice: “L’assassinio avvenne durante un’azione di <forza nuova> per liberare dal carcere un loro compagno”. E’ qui, nell’utilizzo della parola “compagno”, che si concentra la perversa falsità della notizia. Perché? <forza nuova> era un gruppo estremista di destra, fascista, orgogliosamente fascista, o no? Perciò, etichettando il fatto riportato avvenuto durante un tentativo per liberare un compagno, è una notizia non solo imprecisa, ma doppiamente offensiva. Offesa numero uno: per gli estremisti di destra, orgogliosamente fascisti, la definizione per indicarli è, con certezza, ”camerati”; offesa numero due: per i comunisti, al contrario, la definizione è, sicuramente, “compagni”. Ricordare, cambiando addirittura la definizione che caratterizza i due opposti profili politici, è, secondo i punti di vista, qualificativa o dispregiativa, qualificativa o dispregiativa inerente lo specifico dell’appartenenza ideale e politica. Diffondere una notizia che cambia la definizione politica degli attori è, o no, un crimine? Crimine commesso per scientifica perfida volontà politica per infangare i compagni o per ingenua innocente profonda ignoranza di una corretta e vera conoscenza della storia riportata? Oppure, semplicemente, soltanto un’annunciatrice da bassofondo? In fede: non saprei quale delle tre ipotesi sia la più grave. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

IDEE
Il peso di questa aria
sostiene le idee
che vivono cibandosi di menti.
Rimangono crani vuoti
e le idee volano da altri crani
cibandosi di altre nuove sostanze.
Le menti vuote
dondolano dentro ai crani vuoti
e le idee rimangono sospese, appesantite
Delle bocche si aprono
mangiano queste idee
e gli stomachi si gonfiano
ma i crani rimangono vuoti.
Dei pupazzi
si vanno a poco a poco formando
mentre le idee si moltiplicano
vivendo staccate dalle menti
che cercano invano di afferrare.
Le pupille degli occhi
sono formate
da innumerevoli puntini luminosi
che si confondono con altri puntini
sostenuti dal peso di questa aria.
-Renzo Mazzetti-
(Verso Levante, Poesie del mio Autunno Caldo, anno 2009)

Vedi:  PENSIERO SMARRITO (21 Dicembre 2016)




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