ALLUSIONE MALIGNA
lunedì, 1 agosto 2016
ALLUSIONE MALIGNA
Il giornalismo non è un’opinione, tanto meno falsificazione,
tanto parziale ignorare, meno tantissimo cancellare. Il non veramente completo
ricordare riduce anche le vittime in eventuali strumentali bugie. Tragica
ironia del dimenticare o del ricordare politicamente criminale è la sottile
cattiveria dell’indefinito insinuato. E’ la solita solfa di prima del crollo
del Muro di Berlino e del fallimento del Socialismo realizzato. Con l’avvento
della dittatura democratica d’Europa: La notizia non è conforme allo stato di
cose desiderate? Non divulgare. Ciò è impossibile? Riportare la parte ritenuta
più consona. Meglio è falsificare a proprio piacimento. Ottimo è “dare ad
intendere” senza però chiaramente dire. Il papa prega in Polonia nel campo di
sterminio? Basta tacere che il campo di concentramento fu fatto dai nazisti e
liberato dall’Armata Rossa per far trapelare e alludere ad altro, inducendo a
pensare che quei carcerieri erano forse russi? L’informazione, corretta e
completa di tutti i particolari, rende giustizia alle vittime e onora i
liberatori, condanna gli aguzzini morti e redime quelli viventi. (Ricordo da un
racconto di Rita).
URLA (parte)
Indomiti partigiani
spettrali corpi
splendenti spiriti.
Ribelli salvatori
popolari giustizieri
riscatto dell’umanità.
Il sapere
non dimentica
nessuno ignori!
La riconoscenza
compie democrazia
salvaguarda l’Italia.
-Renzo Mazzetti-
(Borgo San Lorenzo lì, 08 giugno 2008)
Vedi: STATI APERTI
(4 luglio 2016)
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